La Nazione racconta qualche particolare in più sull'infortunio di Federico Bernardeschi e su uno stop, come vi abbiamo raccontato ieri, di circa tre mesi. Che sembra pure una proiezione favorevole, trattandosi di una parte di articolazione sottoposta a sollecitazioni funzionali in ogni tipo di attività fisica, figuriamoci per un calciatore. La buona notizia (se così si può definire) è che il malleolo offeso è stato il destro, non quindi quello del piede che Bernardeschi usa con maggiore familiarità per calciare. Piccolissima consolazione. L'infortunio ha reso ancora più cupa la partitella di allenamento post sconfitta di Genova: musi già abbastanza lunghi ma nessun nervosismo particolare fra i giocatori. Tanto per essere chiari: non deve essere ricercato un «colpevole» per quello che è successo a Bernardeschi, su di lui non c'è stato un intervento duro o cattivo, ma solo un normalissimo contrasto di gioco che ha determinato la torsione della caviglia destra. Il giocatore si è procurato la frattura per effetto dello sbilanciamento, che a sua volta ha determinato la rotazione anomala e la frattura. Solo stamani nel corso dell'intervento sarà possibile capire quanto e in che modo la frattura sia ricomponibile, perché l'aggettivo «esposta» è troppo generico.
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Bernardeschi, almeno la caviglia è quella destra
La ricostruzione dell’infortunio in allenamento e la proiezione dei tempi di recupero
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