La Nazione riporta per esteso la motivazione completa della giuria della Hall of Fame sulla scelta di Gabriel Omar Batistuta:
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“Batistuta tra i 25 giocatori più forti di sempre”
La Nazione riporta per esteso la motivazione completa della giuria della Hall of Fame sulla scelta di Gabriel Omar Batistuta: «In principio erano basket e pallavolo, la passione per …
«In principio erano basket e pallavolo, la passione per il calcio è arrivata tardi, a sedici anni, con un poster di Maradona regalo di un amico. Quel poster l’ha folgorato. In tre anni, a forza di gol, è passato dal Newell’s, al River, al Boca. L’Italia, la terra dei suoi nonni, l’ha conquistata per un sogno e una scommessa. «Se segni sei reti in coppa America ti porto a Firenze» lo sfidò il suo procuratore. Detto e fatto. Dal 1991 al 2000 con la Fiorentina è diventato il «Re Leone», forse il centroavanti più forte di sempre. La fusione di agilità e potenza gli hanno dato progressione, tiro, elevazione e acrobazia allo stato puro. Con 152 reti è il goleador assoluto nella storia della Fiorentina. Capocannoniere nel 94-95. Ha segnato per undici partite a fila, un record imbattuto. In viola ha conquistato Coppa Italia e Supercoppa italiana.
«Col Barcellona o il Manchester avrei vinto facile il pallone d’oro, ma questi trofei danno più gioia» il suo commento. A Firenze lo hanno ripagato con tutto l’amore possibile e una statua di bronzo a grandezza naturale. Nel 2000, a 31 anni, è andato alla Roma per 70 miliardi di lire, anche questo un record. I suoi 20 gol sono stati fondamentali per lo scudetto. In Italia ha chiuso all’Inter per una vecchia promessa fatta al presidente Moratti. Dietro i gol c’è un uomo all’antica, lavoro e famiglia, valori veri e poca voglia d’apparire. Ma i record non finiscono qui. Con 56 reti è il miglior cannoniere di sempre della nazionale argentina, di diritto tra i 25 giocatori più forti della storia del calcio.
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