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Basta arbitri condizionati dalla paura

La storia degli arbitri è come quella dei fioretti. Ogni anno sentiamo i soliti discorsi (oltre a vedere le stesse facce), ma ormai di promesse ci siamo ampiamente stufati. «Saremo …

Redazione VN

La storia degli arbitri è come quella dei fioretti. Ogni anno sentiamo i soliti discorsi (oltre a vedere le stesse facce), ma ormai di promesse ci siamo ampiamente stufati. «Saremo più buoni», giurano i bambini. «Tutte le squadre per noi sono uguali», dicono gli arbitri. Voi ci credete? Noi, onestamente, qualche volta abbiamo provato a credere sia ai bambini che agli arbitri e la nostra ingenuità è stata regolarmente punita. Veniamo al sodo: siamo appena alla terza giornata e due partite delicate sono state pesantemente condizionate. Guarda caso, entrambe coinvolgono direttamente o indirettamente la Fiorentina. La prima è un chiaro esempio di sudditanza psicologica applicata e parliamo di Torino-Milan. L’arbitro si chiama Massa, è giovane, ma si comporta come i vecchi. Nel finale della gara non permette al Torino di sostituire Larrondo a terra da diversi minuti (tra l’altro fratturato). Perché? Semplice: per paura di interrompere il disperato attacco del Milan alla ricerca del pari. Infatti il Milan ha pareggiato su rigore e ora Massa è tranquillo. Ha avuto paura anche De Marco a Firenze. Paura di sbagliare nel concedere oltre il novantesimo un rigore decisivo alla Fiorentina. Nel dubbio presunto, alle società che gestiscono il potere il rigore viene dato con tranquillità, alle altre no. Storie vecchie come il calcio. Ma De Marco, un veterano, si è superato cacciando Pizarro che gli ha urlato qualcosa. Ora Nicchi e Braschi rispondano a queste domande: come mai quasi tutti gli altri arbitri sono sordi e si fanno mandare a destra o a sinistra? E perchè certi «abituèè dell’insulto» (Balotelli & C.) che giocano in squadre potenti la passano sempre liscia? Aspettiamo risposte e decisioni sul campo, ma non veniteci a raccontare che la legge è uguale per tutti. A questa storia non ci credono più neanche quei famosi bambini...E allora è già il momento di tenere i nervi ben saldi, ma di urlare a gran voce dove ci sono orecchie buone per sentire. Anche la Fiorentina deve far paura...

Enzo Bucchioni - La Nazione