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Baggio visita Expo e allena i bambini «Restate umili»

Inaugura una sfida tra baby dove gioca anche il figlio. Poi: «Seguo molto il Boca, vedrò Inter-Juve»

Redazione VN

Roberto Baggio non ha più il «divin» codino, ma anche con i capelli bianchi è una divinità. Arriva ed è delirio. E quando lui vede i bambini impazzisce. «Qui c’è il futuro, i bambini sono il futuro, vanno sostenuti e indirizzati verso strade positive, sono da coltivare. Senza pressione». Ambasciatore Fao, capitano non giocatore di una sfida tre contro tre con bambini di Alba e resto del Mondo che sta per Onu. In campo va anche il suo Leonardo (10 anni), ma il fenomeno vero è Nicolò Petrone, figlio del suo storico manager Vittorio che fa tutti i 7 gol della sfida e gioca a Milano con la Lombardia 1. Baggio piace a tutti; da una grata un tifoso gli porge una vecchia maglia azzurra del ’94. Anche al segretario dell’Onu, Ban Ki-moon, che gli stringe la mano al padiglione di Kinder+Sport dove entrambi firmano il manifesto «Joy of moving» che promuove l’attività sportiva giovanile nel mondo.

Baggio ha visto Expo con la moglie Andreina, Leonardo e i Petrone, i padiglioni di Italia e Kazakistan tra gli altri, e anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo ha voluto salutare. Di calcio ne guarda ancora: «Molto in tv, vado a vedere il Boca, ma domenica seguirò Inter-Juve. Per chi tifo? Boca». E ride. Lui è interista e si sa, e in questa sfida ha segnato 7 volte. Chi la decide, Icardi o Dybala? »Non mi sbilancio». Poi parla ancora di giovani: «Il valore fondamentale è l’umiltà. Ma sui valori dobbiamo rivedere qualcosa. I bambini hanno i loro idoli, ne sono affascinati, ma poi, allo stesso tempo restano delusi da certi comportamenti».

La Gazzetta dello Sport