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Angoscia nella Curva Sud: “Ma davvero c’è un morto?”

Sulle colonne de La Repubblica, Giuseppe Calabrese fa il racconto della movimentata serata di Roma.   Doveva essere una festa. La curva Sud colorata di viola, bandiere che sventolano. Una …

Redazione VN

Sulle colonne de La Repubblica, Giuseppe Calabrese fa il racconto della movimentata serata di Roma.

Doveva essere una festa. La curva Sud colorata di viola, bandiere che sventolano. Una finale è sempre una finale. Orgoglio e attesa. Perfino Montella ha scattato qualche foto con il telefonino ai tifosi della Fiorentina. Ricordi di una notte preziosa. Facce serene. Sorrisi. Una stretta di mano con Benitez, poche parole. «Hai vinto tante coppe, questa lasciala vincere a me». Poi, all’improvviso, la notte si è capovolta. Dentro l’Olimpico si sparge la voce che un tifoso del Napoli è in fin di vita, colpito da un colpo di pistola al petto. Succede tutto nella Nord. I tifosi del Napoli sono agitati e chiedono di parlare con Hamsik. L’ultrà rasato e tatuato indossa una maglietta con la scritta “Speziale libero”. Speziale è il tifoso che ha ucciso Raciti a Catania. Una vergogna.

Arrivano i primi messaggi ai giornalisti. «Ma si gioca?». E chi lo sa.

Per quasi un’ora l’Olimpico è rimasto in silenzio a guardare quelle figurine che si muovevano avanti e indietro. E quelli della Sud che continuavano a non capire, mentre da casa arrivava qualche informazione. «Io sono arrivato allo stadio alle 18.30 ma ho dovuto chiamare mia madre a casa per sapere cosa stava succedendo », racconta Giovanni. E Ilaria: «Sono venuta allo stadio con alcuni amici. Abbiamo capito che qualcosa non andava quando abbiamo visto Hamsik parlare con i tifosi, poi ci hanno raccontato tutto da Firenze». (...)

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