Queste altre battute di Mounir El Hamdaoui nel corso dell'intervista esclusiva rilasciata al Corriere dello Sport - Stadio:
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Ancora Mounir: “Il pubblico viola merita soddisfazioni”
“Macia mi ha convinto a scegliere Firenze. Vendetta con l’Ajax? Mai”
Quanto l’ha influenzata il calcio olandese?
«Ho iniziato a giocare in Olanda, avevo dieci anni quando ho capito che dentro quel pallone c’era tutto. Ho una impostazione di gioco, sia tecnica che tattica, tipicamente olandese, anche se con il passare degli anni e con le diverse esperienze accumulate credo di essere diventato un giocatore internazionale».
E’ così difficile giocare in Italia?
«No. Di diverso c’è solo il modo di difendere. In Italia gli attaccanti sono marcati a vista, in altri campionati c’è maggiore libertà».
Sa che ha meno di tre mesi per lanciare in alto la Fiorentina prima di partire per il Sudafrica con la sua Nazionale?
«Sì, anche perché a gennaio si giocherà la Coppa d’Africa. Ma il tempo non manca».
Quale tra i suoi compagni l’ha più sorpresa?
«Tutti, ma non aggiungo di più. Prima di esprimere giudizi sugli altri giocatori devo pensare a me stesso».
Facundo Roncaglia è davvero cattivo?
«No, è un ottimo difensore».
Che effetto le ha fatto il pubblico di Firenze?
«Abbiamo un pubblico straordinario, caloroso, coinvolgente. Un pubblico a cui dobbiamo regalare il massimo delle soddisfazioni».
Perché l’Ajax, lo scorso gennaio, ha fatto saltare il suo passaggio in viola?
«Non ne ho idea. Ne ho solo preso atto».
Ma lei non è mai stato animato da un sano desiderio di vendetta?
«Non è un sentimento che mi si addice. Non ha mai fatto parte di me».
Chi, della Fiorentina, le ha dato le maggiori rassicurazioni?
«Eduardo Maciá, il direttore tecnico».
Chi è Mounir El Hamdaoui?
«Se dovessi descrivermi in tre parole sarebbe complicato. Sono una persona onesta, molto tranquilla e disponibile nei confronti degli altri».
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