Il Toro migliore per il massimo sforzo. Se a Cagliari è tornato il sorriso, ai granata il certificato di completa guarigione sarà consegnato dalle ultime 3 tappe del tour de force (7 partite in 21 giorni): Fiorentina, Copenaghen e Napoli.
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Ancora la formula fantasia. Toro, l’ora della conferma
Il Toro migliore per il massimo sforzo. Se a Cagliari è tornato il sorriso, ai granata il certificato di completa guarigione sarà consegnato dalle ultime 3 tappe del tour de …
La squadra di Giampiero Ventura deve ancora capire la sua forza e le sue ambizioni. In Europa ha cominciato bene con l’accesso ai gironi, ma in serie A aveva raccolto un punto in 270’ prima della sfida contro la banda di Zeman: una vittoria scaccia guai. Ora per il Toro è venuto il momento di cercare la continuità, una prova da superare quanto prima per mettere un altro mattoncino di fiducia alla rinnovata casa, anche se la prova prevede sfide contro 3 team di rango superiore e abituati a lottare per grandissimi obiettivi. Ai granata però è tornato l’ottimismo e pure una condizione fisica che fa girare meglio il cervello, oltre che le gambe: frutto degli allenamenti più leggeri che da qualche giorno sta svolgendo la squadra, dopo aver passato due mesi e mezzo a lavorare sulla massa muscolare.
Per l’ultimo sforzo prima del nuovo stop al campionato causa Nazionale, l’allenatore non farà calcoli per preservare gambe e muscoli dei suoi uomini. Giocherà chi sta meglio ed è più motivato: la formazione di Cagliari, che ha sorpreso un po’ tutti, ha impresso una traccia indelebile. Il primo subire questa legge, per cui il Toro non può aspettare i ritardatari, è Daniele Padelli, nemmeno convocato (assieme agli infortunati Nocerino, Barreto, Farnerud e Basha) per la partita di oggi pomeriggio. Paga tre errori in quattro partite e una mancanza di serenità che gli ha fatto perdere quella sicurezza che neanche la prima recente convocazione in Nazionale gli ha restituito.
Non giocherà nemmeno in Europa League e starà fuori probabilmente domenica prossima contro il Napoli: il Toro vuole tutelarlo e recuperarlo bene. Da qui la scelta «conservativa» di Ventura. Sembra di rivedere il film della scorsa stagione, quando il portiere incappò in qualche errore e critica di troppo, solo che adesso c’è Jean François Gillet - un anno fa squalificato per calcio-scommesse - a soffiargli sul collo. Il 35enne belga, dopo aver giocato in Europa League contro il Bruges, torna così tra i pali anche della serie A. Sarà la Fiorentina in grave carenza di punte a tenere a battesimo la seconda vita calcistica di Gillet: il guaio a Cuadrado (tendinopatia) è l’ultimo della lista nera che ha decimato l’attacco di Montella, già privo di Rossi e Gomez. Sono defezioni di peso che renderanno più equilibrata la partita tra club che si rispettano e tifoserie che si amano. L’allenatore granata, che non ha mai battuto il collega, è tentato dal riproporre la stessa squadra che ha sbancato Cagliari, ma aspetterà l’ultima mossa del viola prima di sdoganare i titolari. Ci metterebbe un secondo a cambiarli: in caso di 3-5-2, con Amauri e Benassi in campo e Sanchez Miño-Bruno Peres fuori.
La Stampa
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