È in partenza il treno ad alta velocità numero 28. Marcos Alonso c’è. Pronto a riprendersi la fascia sinistra. Si era bloccato a Napoli, per un “guasto” che pareva di poco conto. Roba di ordinaria manutenzione. Invece, tra una cosa e l’altra, lo spagnolo è rimasto fermo quasi 20 giorni. Fino a giovedì quando, nel finale della gara col Lech Poznan, Sousa ha deciso di rimetterlo in moto. Una ventina di minuti, giusto per togliersi di dosso la ruggine in vista della trasferta di domani sera a Marassi. Un ritorno, quello dell’esterno spagnolo, non importante: di più. Non a caso i dirigenti stanno cercando di accelerare la trattativa per il rinnovo del contratto in scadenza a giugno. L’operazione è abbastanza ben avviata, anche se le prestazioni del ragazzo hanno rimesso in discussione un accordo che, un paio di mesi fa, pareva scontato. Su di lui ci sono tantissime squadre, sia inglesi che spagnole, ma la Fiorentina conta di farlo firmare quanto prima. Si parla, sostanzialmente, di un raddoppio dell’ingaggio (attualmente pari a circa 600.000 euro a stagione) e di un prolungamento di cinque anni. L’accordo totale ancora non c’è, e anche per questo domani suo padre (e agente) sarà a Marassi. Una buona occasione per proseguire la discussione. Nel frattempo è pronto per riprendere a correre. Prossima fermata: la Nazionale. Ieri Del Bosque ha diramato la lista dei convocati per le prossime due amichevoli della Spagna ma, anche alla luce del recente infortunio, Alonso non c’è. Correndo come ha fatto fino ad oggi però, c’è da scommettere che il treno arriverà puntuale al prossimo appuntamento. (La Repubblica)
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Alonso bentornato: ma adesso serve subito il contratto
A Poznan si è rivisto Alonso: raddoppio dell'ingaggio e prolungamento di cinque anni del contratto
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