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Alonso: “A Firenze per vincere, non mi accontento. E voglio il 3° posto”

“Pressioni? Uno stimolo, così come la concorrenza. Le critiche non mi toccano”. Su Montella, Borja e Joaquin…

Redazione VN

Sulle pagine del Corriere dello Sport-Stadio, troviamo una lunga intervista con l'esterno viola Marcos Alonso. Di seguito vi riportiamo i passaggi più interessanti: "Mi chiedete se preferisco il 4° posto in classifica e la finale di Europa League? Io dico che intanto voglio arrivare 3° in campionato, in campo internazionale ci sapremo far valere. Sono venuto qui per provare a vincere, non per accontentarmi".

Che differenze ha trovato tra il calcio spagnolo, inglese e italiano?

"Al Real ho imparato l'importanza del possesso palla. In Inghilterra ho ritrovato confidenza col campo. Quando sono partito dal Bolton, per arrivare a Firenze, ero stato nominato giocatore dell'anno, ma è stata una scelta mia tentare un'avventura importante in Italia".

Tra l'altro, a febbraio tornerà a White Hart Lane. Sulla strada della Fiorentina, ai sedicesimi di Europa League, c'è il Tottenham.

"Non dimenticherò mai l'incubo vissuto in quello stadio. Era il 17 marzo 2012, il mio Bolton stava affrontando in FA Cup il Tottenham quando Fabrice Muamba, mio compagno di squadra, si accasciò al suolo per un arresto cardiaco. Per fortuna, col tempo, si è risolto tutto".

Qualcosa, all'inizio, per lei a Firenze non ha funzionato. Solo questione d'adattamento?

"Credo che sia fisiologico aver bisogno di ambientarsi nella nuova realtà in cui devi calarti. Io non ho mai smesso di credere nelle mie potenzialità".

Come ha fatto a conquistare Montella?

"Onestamente non pensavo di essere titolare, ma so l'impegno che ci ho messo fin dal primo allenamento in ritiro. Il tecnico mi ha conosciuto bene, molto più lui della gente. A lui devo tantissimo"

Come ha vissuto la competizione con Pasqual?

"Più alta è l'asticella da saltare migliori sono i risultati. La concorrenza fa sempre bene: è lo stimolo quotidiano che ti permette di non mollare mai".

(...)

Quarto posto in campionato e finale di Europa League: sarebbe un compromesso accettabile per la Fiorentina?

"No. Perché non dovremmo puntare al terzo posto?".

Che 2015 immagina per sé stesso e la Fiorentina?

"Mi auguro che la mia squadra sia capace di costruire le premesse di un finale di stagione bello e avvincente".

Ha qualche rimpianto per questo inizio di stagione con la Fiorentina?

"Sì, le gare contro Genoa e Sassuolo. Le potessimo giocare dieci volte, ne vinceremmo nove".

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