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Affari e pallone nei nidi degli sponsor

Alla scoperta degli sky box, dove è più facile fare accordi

Redazione VN

La nuova anima del caro vecchio Franchi è uno sguardo nel futuro. Perché nell’attesa del nuovo impianto — entro Natale ci sarà un altro incontro tra Della Valle e il sindaco Renzi — non si può fare business lasciando tutto com’è. Sì, ok, lo stadio sarà anche un bene vincolato e il progetto di Nervi una pietra miliare dell’architettura, ma nel frattempo il calcio si è evoluto. E anche le sue necessità. Per questo sopra la tribuna centrale sono spuntati gli sky box. Un tentativo di avere un appeal più europeo. E un look meno impolverato. L’idea ha funzionato. Eccome. Tutti gli spazi disponibili sono stati venduti e «i riscontri sono positivi» dice Gian Luca Baiesi, direttore operativo della Fiorentina. In effetti al di là dei vetri si vedono solo facce sorridenti.

Sono quattordici gli sky box del Franchi, due vengono utilizzati dalla Fiorentina, uno è per la regia tecnica e gli altri undici sono occupati da altrettante aziende. Alcune fortemente radicate sul territorio, come Ruffino: «Il sodalizio con la Fiorentina, che oltre lo sky box prevede un’articolata presenza di iniziative che coinvolgeranno i due marchi, è stato fortemente voluto perché ci permette di dialogare con uno dei simboli più amati e conosciuti di Firenze, la sua squadra di calcio, e di sigillare l’appartenenza a un territorio — spiega Francesco Sorelli, responsabile comunicazione dell’azienda — . Noi siamo tifosi della Fiorentina, innamorati di Firenze e radicati da secoli in Toscana e crediamo che il mondo del vino debba proporsi senza snobismi o parole complicate là dove ci sia passione, entusiasmo, voglia di stare insieme. Sempre con moderazione e senza eccessi».

E a proposito di aziende radicate sul territorio, la Fiorentina ha fatto un accordo di sponsorship anche con il Consorzio per la tutela dell’olio toscano Igp. «Si tratta di due grandi eccellenze toscane - spiega Christian Sbardella, responsabile marketing del Consorzio -. Abbiamo scelto la Fiorentina per rafforzare il messaggio di attenzione verso l’olio certificato Igp». Gli sky box possono essere acquistati come semplice palco da cui vedere la partita, oppure possono rientrare in un “pacchetto visibilità”, che prevede anche la pubblicità a bordo campo, sui tabelloni delle zone interviste e, in alcuni casi, anche la presenza di tesserati della Fiorentina ad eventi promozionali. «Abbiamo iniziato con tutte le ingenuità — dice ancora Baiesi — ma già dalla seconda partita le cose sono migliorate. E poi contro la Juve siamo andati a regime e i nostri clienti sono molto soddisfatti».

In ogni sky box hanno accesso dieci persone, però solo sette posso sedersi sulle poltrone esterne. All’interno ci sono due divani bianchi, un bancone vista campo con tre sgabelli e un bancone laterale dove viene sistemato il buffet, che viene rifornito continuamente prima e durante la partita. Inoltre ogni azienda ha la possibilità di personalizzare il proprio spazio con totem o espositori. «Abbiamo fatto grossi passi avanti nella qualità del catering — aggiunge Baiesi — e stiamo cercando di capire dove possiamo migliorare ancora». Già così le cose vanno bene. Lo dicono le aziende. L’atmosfera è piacevole «e favorisce gli accordi commerciali» spiegano.

Oltre agli sky box in questa prima fase di ristrutturazione della tribuna (l’anno prossimo sarà rifatta la zona stampa, saranno abbattute le barriere e cambiate le sedute per dare alla tribuna un layout più moderno) sono stati realizzati anche due sky view, delle piccole tribunette tra gli sky box e la tribuna stampa. Uno è stato venduto a uno sponsor, l’altro viene utilizzato per ospitare osservatori e manager «che hanno bisogno di una visuale migliore ».

la Repubblica