Dalla Cina a Firenze per incrociare lo sguardo con i giocatori, uno per uno, ringraziarli dopo una stagione che ha portato 70 punti, il quarto posto, il record di vittorie esterne e il recupero del bene più prezioso, cioè l’entusiasmo che i tifosi avevano perso: Andrea Della Valle ha telefonato a caldo dopo la vittoria comoda e inutile di Pescara, oggi ripeterà alla squadra i concetti già trasmessi in diretta a Pradè dopo il sorpasso milanista piovuto dal dischetto. La visita transoceanica di ADV alla squadra che sta per andare in vacanza — da stasera i giocatori saranno liberi — dà il senso del legame nato in questa stagione, rende più robusta la complicità fra la proprietà e il gruppo ricostruito la scorsa estate.
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ADV a Firenze per salutare la squadra
Il patron torna dalla Cina e valuta il ritorno in Lega: i pro e i contro
E aggiunge sfumature al rinnovato impegno che a settembre potrebbe riportare Andrea Della Valle in Lega, la stanza dei bottoni occupata da Beretta sostenuto da Galliani-Lotito-Preziosi (eccetera). Comunque non dai Della Valle, esclusi da qualsiasi organo dirigenziale insieme ai dirigenti della Fiorentina, presenti ma non influenti al momento delle decisioni ristrette. Per cui le intenzioni espresse pochi giorni fa da ADV («Tornerò in Lega a settembre») dovranno essere valutate nei modi e nei tempi. La presenza del proprietario viola avrebbe un valore significativo, ma dovrà essere studiata un’operatività reale, magari sotto forma di nuove alleanze, o ricerca di consensi, per cambiare le regole che non funzionano. E ce ne sono tante, dall’uniformità delle sanzioni alle decisioni sui calendari. E i soliti errori degli arbitri a favore delle grandi? Forse più che in Lega bisognerebbe entrare in un santuario perché qualcuno — davvero molto in alto — riuscisse a compiere un miracolo.
Angelo Giorgetti - La Nazione
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