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Ad Infront: “Niente modello spagnolo nel calcio italiano. Tv, obiettivo 1.400 milioni”

Le ultime che riguardano l'organizzazione del calcio italiano, dallo "spezzatino" ai diritti tv

Redazione VN

Sul Corriere dello Sport troviamo una lunga interessante intervista a Luigi De Siervo, che da poco meno di un anno ricopre l’incarico di amministratore delegato di Infront Sports & Media, società di proprietà del gruppo cinese Wanda che, nel 2015, l’ha acquistata per 1 miliardo e 50 milioni di euro. Infront è il primo consulente della Lega di A che, a causa delle liti furibonde sulla ripartizione dei diritti tv, è appena stata commissariata dalla Federcalcio.

In merito al cosiddetto calcio spezzatino afferma: "Il modello spagnolo è quello delle dieci finestre: dieci partite della Liga, in programma dal venerdì al lunedì, ad orari sfalsati, per consentire di seguirle tutte al telespettatore che lo desideri. Questo modello non verrà replicato in Italia. O quantomeno, non sarà lo schema suggerito da Infront alla Lega. Da sei mesi stiamo lavorando sodo per presentare ai club un’analisi completa e approfondita sulla situazione dei campionati europei televisivamente più appetiti e appetibili".

Sulla cifra che riguarda gli introiti dai diritti televisivi afferma: "Attualmente, le tv garantiscono al calcio italiano una cifra annua di 1 miliardo e 200 milioni di euro. L’obiettivo del nuovo accordo triennale 2018-2021 è incrementare questa cifra di almeno 200 milioni di euro: cento milioni in più dai diritti esteri e 100 milioni in più dalle piattaforme televisive nazionali. Lei mi chiede se la conflittualità che ha portato al commissariamento in Lega abbia danneggiato il nostro lavoro? Di sicuro, l’ha complicato. Il lato positivo della vicenda è che, oggi, sappiamo di avere un interlocutore unico nella persona del commissario. Incontrerò a breve Tavecchio e i vicecommissari Nicoletti e Uva per fare il punto della situazione, illustrare loro il lavoro di Infront e le scadenze che ci attendono, a cominciare dai passaggi previsti dalla legge davanti all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e l’Antitrust. In luglio presenteremo alla Lega il quadro completo".

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