La Gazzetta: Più “potere” a Montella

Meno di un paio di settimane per rivedere il senso delle pubbliche uscite, e per legittimare la domanda: qualcosa non va tra la Fiorentina e Montella? Se lo chiede La Gazzetta dello Sport che prova a raccontare i probabili scenari. Un incrocio tra le parti era pianificato per i giorni successivi alla finale di coppa: l’amarezza ha posticipato il tutto. Qualcosa però è già stato detto. Montella vorrebbe una squadra che punti dritta alla Champions e che non ceda i migliori come Cuadrado, aggiungendo altri pezzi nobili. La visione del club è in linea ma con degli accorgimenti: all’allenatore non può esser promessa una Fiorentina da primi tre posti perché il fatturato viola è almeno dimezzato rispetto a quello delle big. La società certamente punterà a migliorare il gruppo, ma questo potrebbe  passare anche dalla maxi vendita di Cuadrado: il guadagno sarebbe reinvestito su un forte difensore e un mediano. Al club conviene l’ambizione di un giovane allenatore, ma da sempre non gradisce certe pubbliche richieste. Come Montella non gradisce l’avvicinamento tra il suo caso e i mesi finali della gestione Prandelli: il nervosismo del tecnico è sembrato evidente nell’intervista post-gara con il Sassuolo (il k.o. può aver influito).

A Montella i Della Valle hanno regalato l’investimento più pesante della loro gestione (Gomez), un altro innesto da doppia cifra (Rossi, 12 milioni bonus inclusi) e altri acquisti di valore. Succederà anche quest’estate: come sempre, non mancheranno i rinforzi. Ma la possibile apertura potrebbe essere quella di far "scegliere" a Montella: la Fiorentina potrebbe insomma coinvolgere l’allenatore in tutte le riunioni mercato, renderlo operativo anche in questo ambito (il d.s. Pradè intanto rinnoverà per un anno). Ora tocca a Montella, legato comunque al club da un vincolo fino al 2017 con clausola da sette milioni, convincersi che può migliorare anche restando colorato di viola.

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