Di seguito vi proponiamo un'interessante intervista a Rafal Wolski di due giorni fa realizzata da PS (traduzione Violanews.com): "Dopo la panchina in coppa Italia contro l'Udinese ero un po' deluso, speravo di giocare qualche minuto, Ero seduto, in attesa, pronto... Penso che Montella mi voglia impiegare contro avversari un po' meno impegnativi. D'altra parte è un allenatore giovane che sta lottando per la Champions League e la Coppa Italia. Noi calciatori siamo obiettivi della stampa, c'è pressione. Se nelle prossime partite dimostrerà che la rete contro l'Atalanta non è stata solo una coincidenza, avrò più possibilità".
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Wolski: “Dimostrerò che la mia rete non è stata casuale”
“Deluso per la panchina contro l’Udinese. A gennaio ero della Sampdoria”
"Mi sento sotto la pelle che qualcosa è cambiato e che posso giocare di più. Sto contando su questo. Sono state spese parole gentili da tutti: dalla squadra fino all'allenatore. Montella mi ha anche elogiato pubblicamente durante una conferenza stampa. E' stato bello sentire tutti quei commenti positivi. Dopo la partita contro l'Atalanta sembrava che avessi segnato un gol importante quanto uno segnato in una finale. Il lavoro, paziente e sistematico, dà sempre risultati. Ha sentito dei paragoni con Roberto Baggio. Naturalmente è bello ma li prendo con le molle. Dobbiamo continuare così".
"Giù di morale a dicembre? Dopo tutto quel tempo senza giocare era dura rimanere in forma e non sentirmi frustrato. Ha avuto dei dubbi, stavo per iniziare ad allenarmi con la testa china. Pensavo che comunque mi fossi presentato non avrei giocato in campionato. Non mi piace perdere e rinunciare. A denti stretti ho iniziato ad andare in palestra dopo l'allenamento e questo ha portato risultati. All'inizio è stata dura in Italia. Non conoscevo la lingua ed era difficile andare d'accordo con gli altri".
"Io non sono il tipo di persona che salta sul tavolo e dice ai compagni di spogliatoio tutto quello che devono fare. Ho vissuto il mio corso: palestra, allenamento, cibo, riposo. Ho studiato intensamente l'italiano, in ogni mio momento libero. Incontravo l'insegnante 3-4 volte alla settimana e la conoscenza della vita italiana è diventata più facile per me. Ora non ci sono barriere. Tutto quello che posso fare lo faccio e non ho nessun problema con i compagni di squadra. In generale sto bene alla Fiorentina".
"Io via a gennaio scorso? Con la Sampdoria era quasi tutto fatto. Il club era praticamente diventato proprietario del 50% del mio cartellino. Anche con me l'accordo era stato raggiunto, finalmente avrei potuto giocare. All'ultimo minuto però la Fiorentina ha bloccato il trasferimento. Non so perché, nessuno me lo ha spiegato".
ALESSIO CROCIANI
Twitter: @AlessioCrociani
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