Violanews.com ha raccolto alcune interessanti curiosità su Scott Parker, centrocampista in forza al Tottenham Hotspurs accostato quest’oggi alla Fiorentina (leggi qui). Il mediano classe 1980 è un diplomato della ormai defunta scuola d’eccellenza della Football Association di Lilleshall (istituto che ha “dato alla luce” anche altri talenti come Sol Campbell, Jamie Carragher e Michael Owen). La sua prima apparizione in TV risale a quando aveva tredici anni. Il talentino inglese si rese famoso in una pubblicità per McDonald's (guarda qui il video) dove metteva in luce le sue doti nei palleggi nella campagna di presentazione del Mondiale del 1994. Il centrocampista sostenne poi nella sua biografia di non aver mai mangiato gratis nei locali della catena di fast food grazie a quella prestazione. Un altro capitolo della carriera di Parker può essere senza alcun dubbio intitolato “la maledizione dei mondiali”: difatti, nonostante sia sempre stato uno dei componenti della rosa dei giocatori della nazionale inglese, il centrocampista di Lambeth non ha mai partecipato ad una rassegna mondiale. Nel 2010 Fabio Capello, al tempo CT della nazionale dei “Three Lions” lo lasciò a casa per incompatibilità tattiche, ma questo è niente in confronto a quello che gli successe nei mesi precedenti Germania 2006: in quella occasione era accreditato come sicuro partente, ma nel mese di marzo contrasse la mononucleosi (malattia che debilita il fisico e che nella maggior parte dei casi viene trasmessa per uno scambio di fluidi salivali, infatti è anche soprannominata malattia del bacio) e fu costretto a dire addio al sogno iridato. Per concludere possiamo dire che la sua storia assomiglia a quella dei viola provenienti dal Villarreal (Rossi, Borja Valero e Gonzalo Rodriguez) perché anche lui, dopo essere retrocesso al termine della stagione 2010-11 col West Ham United, ha trovato nuova vita nel club di White Hart Lane che pagò 7,5Mln di euro per riportarlo in Premier League.
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Il curioso Parker: fra spot McDonald’s e diplomi
Qualche aneddoto sul regista che potrebbe diventare viola (COMMENTA)
MATTEO ANGIOLINI
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