Una giornata ad aspettare di partire per lo stadio, una giornata a gufare l'Inter e a sostenere la Samp: poi il momento di muoversi verso la stadio arriva; ci leghiamo la sciarpa al collo coscienti di lottare per il primato in classifica. Il crocevia di una stagione è infatti Fiorentina-Atalanta, e la città intera non si contiene, manifesta il suo amore con la partecipazione e l'orgoglio di una squadra che ha in potenza il primo posto: “Stiamo zitti che è meglio” - “Zitto zitto, non lo dire nemmen per scherzo...”; la scaramanzia regna sovrana nel piazzale davanti alla Fiesole, ma c'è un alone di gioia già di partenza. Il popolo viola ha voglia di gridare, urlare, sbracciarsi: “Oggi deve volare tutto! Cantiamo tutti!” - “Firenze! / Firenze!”; la curva esplode all'ingresso in campo della squadra per il riscaldamento.
news viola
Vista dalla Fiesole: “Salutate la capolista!”
Tutta Firenze in festa per il primato in classifica della sua Fiorentina: PRIMI!
Finalmente l'inno in tutta la sua bellezza, in tutta la sua fiorentinità: è un momento sentitissimo in questo caso, momento nel quale riaffiorano ricordi infantili, quando c'era Batigol, quando c'era Rui, quando eravamo primi in classifica; le stesse sensazioni si fondono alla nostra voce che è più profonda e strozzata del solito. Adesso arriva il momento di fare sul serio, di schiantare l'Atalanta e di prenderci il primato, senza pietà, senza indugi: lo chiede la città; “Forza!! Uccidiamoli!!” - “Gnamo eh! Non togliamo la gamba!” - “Viola alè / Viola alèè!!”. Il Franchi ribolle di passione e si tramuta in una vera e propria bolgia: “Quando scendono in campo i ragazzi / ...”; la Fiesole fa venire la pelle d'oca. Passano quattro minuti e siamo già ad urlare come pazzi: calcio di rigore ed espulsione, la partita si mette benissimo; sul dischetto va Ilicic che in un silenzio surreale insacca. Esplodiamo come non mai: siamo di nuovo primi, dopo nemmeno cinque minuti; “Grande Josip!!” - “Dai non ci fermiamo eh!” - “Facciamo il secondo”. L'entusiasmo è già alle stelle, il volume dei cori sale pericolosamente, la curva capisce che con il suo tifo può determinare le discese offensive dei suoi: Borja prende un palo (“Maremma pulita!!”), poi Badelj sfiora il montante mettendo sul fondo (“Porca Misera non si riesce a fare il secondo”). “Nono” - “Fermatelo ragazzi questo” - “Fermalo!!”: Tatarusanu compie un miracolo su Maxi Moralez, il pubblico rabbrividisce per un attimo.
Poi ancora tanta Fiorentina: in un uno-due fantastico con Bernardeschi, Borja si ritrova solo davanti al portiere e mette dentro con precisione; Borja si inchina sotto la Fiesole e noi ci lanciamo nella fila sotto la nostra, gli occhi sono lucidi, quasi al limite della commozione. “Dai cantate insieme a me / Viola / Viola!”: adesso lo stadio è una grande festa in cui cantano tutti, anche in Maratona, anche in Tribuna coperta; una gioia contagiosa di una Firenze che non aspettava altro. Si va poi al riposo, e ci accorgiamo di aver sudato nemmeno avessimo calcato noi stessi l'erba del Franchi: “Madonna che pezzata” - “Gl'è un cardo pare fine Agosto!”. Riparte l'incontro e siamo sempre padroni del campo, ma, nonostante il doppio vantaggio, guardiamo nervosamente al cronometro del tabellone luminoso, sia mai si dovesse poi catastroficamente pareggiare: “Ragazzi calma, bisogna fare il terzo, sennò non sto tranquillo” - “Vorrei dire una cosa ma meglio se sto zitto” - “Zitto vai allora”; passano i minuti e piano piano il tono della curva va alzandosi, sembra che il pubblico percepisca che il traguardo sta per arrivare. Nel frattempo l'assedio continua, con Borja, Alonso (“Fategli l'antidoping!”) e Vecino che impegnano a più riprese Sportiello. La Fiesole comincia con i festeggiamenti: “Torneremo grandi ancor / Torneremo a esser campioni / Come nel '56” e “Una curva bellissima / Una squadra fantastica” si fondono in un sottofondo festoso che tutti i settori del Franchi cantano a squarciagola.
Nel finale segna anche l'oggetto misterioso Verdù su un grandissimo assist di Kalinic: “Siam venuti quaggiù / Per vedere segnare Verdù!”; e a questo punto può partire anche l'attesissimo coro “Salutate la capolista!”. L'arbitro fischia la fine, la Fiorentina è da sola prima in classifica e la squadra corre esultante sotto una curva piena di sciarpe e bandiere. Poi la lettura della classifica da parte dello speaker Capasso, per l'occasione al contrario, in modo tale da lasciare per ultimo il primato viola: “Fiorentina 18!” - “OOOLÈÈÈ!”. Le strade intorno allo stadio sono già un vespaio di clacson e cori: “Siamo primi c***o!” - “Adesso si gode!”; la gente non se ne vuole andare più via, sente l'appartenenza, sente la vittoria di una città che adesso dovrà essere considerata tra le grandi. Ma nessuno osa nominare quella parola, quella parola che manca a Firenze dal 1969: “Ma che sei impazzito? Zitto Zitto..!” - “Siamo solo alla settima giornata, godiamoci il momento”. Alla fine ce ne torniamo a casa con una gioia immensa, colmi della fiorentinità che ci ha trasmesso questa serata irripetibile: sulla via del ritorno gridiamo un'ultima volta “Salutate la capolista!”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA