A Firenze torna finalmente l’Europa, ma ad un orario atipico: le 7 di sera non sono un’ora adatta per chi lavora. Ed è per questo che, arrivati nei dintorni dello stadio, sembra non esserci propriamente il pubblico delle grandi occasioni. “Io ho fatto le corse per poter vedere questa partita!” confida un giovane ancora in giacca e cravatta. Saliamo le gradinate e, stavolta, abbiamo l’imbarazzo della scelta per scegliere il nostro posto a sedere: quasi distesi su due file di seggiolini, aspettiamo l’inizio del match.
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Vista dalla Fiesole: “Pacos pocas roba est”
Tra cori anti-Milan e torce, arriva un tondo 3-0 (COMMENTA)
Il logo al centro del campo è teso e la gradevole musica dell’Europa League risuona nel Franchi: in mezzo a fumogeni e cori, ci rendiamo conto che era da tempo che non assistevamo ad una scenografia del genere. L’arbitro dà inizio alle danze e si parte. I primi venti minuti non sono sicuramente indimenticabili: non succede molto e un po’ ci si annoia, ma notiamo con piacere che piano piano la curva va riempiendosi. Il settore ospiti invece è completamente vuoto: “Tornate a mezzanotte” è il simpatico coro rivolto agli inesistenti tifosi del Pacos. Mentre c’è già chi bofonchia frasi del tipo “Zero tiri in porta per ora”, ci sveglia alla mezz’ora uno strano tiro di Marcos Alonso deviato dal portiere in angolo. Sul corner ecco il vantaggio: Gonzalo di testa manda in festa il pubblico; si tratta tutto sommato di un’esultanza contenuta. Dopo un tiro di Ambrosini parato da Degra, arriva l’intervallo.
”Pacos pocas roba est!” esclama un improvvisato latinista: la gente si tocca e lo manda a quel paese. Dopo l’ironico show del Fiorenza a base di palloni da spiaggia (ormai è diventata una consuetudine dopo Fiorentina-Cagliari), siamo pronti per il secondo tempo. Si parte come la prima frazione: per 20 minuti succede poco, solo che in questo caso la Fiorentina sembra controllare l’1-0. Entra Matos, segna Matos: passano pochi instanti dalla sua sostituzione e, su sublime azione di Borja Valero, il giovane brasiliano insacca. Dopo la gioiosa corsa del numero 30 viola sotto la curva, la Fiesole si toglie qualche sassolino dalla scarpa: parte una lunga serie di cori anti-Milan, anti-Lega, anti-Galliani, anti-Silvio e pure anti-Juventus (che si sa, non guastano mai); nella foga del momento partono anche tre torce verso i tabelloni pubblicitari, ma per fortuna nessuno si fa male. In mezzo a quest’accesa polemicità, Rossi confeziona un splendido gol che chiude di fatto l’incontro: 3-0.
Aspettiamo una decina di minuti ed è triplice fischio. I viola conquistano i primi 3 punti di questa Europa League con relativa facilità: “Questo Pacos potrebbe tranquillamente giocare all’Anconella” scherza qualcuno. La gente torna finalmente a casa sorridente, consapevole della buona prova espressa da questa bella Fiorentina.
ARTURO LEONCINI
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