Dopo i fattacci di sabato scorso, andiamo allo stadio con la convinzione di poter assistere a una festa che cancelli quella maledetta serata dell'Olimpico: c'è Fiorentina-Sassuolo, si gioca alle 19; alcune persone, per via dell'orario atipico, hanno dovuto cambiare addirittura i propri turni di lavoro per poter essere al Franchi: “Dopo la partita mi tocca andare a lavorare, dimmi te”. Naturalmente tra i tifosi continua a tenere banco il match di Coppa Italia: “È stato un esodo arrivare là” - “A me la cosa che m'è scocciata di più è che ci siamo messi a trattare con i camorristi” - “Ilicic l'è un brodo”. Le squadre scendono in campo e ci accorgiamo della mancanza dei vertici del tifo: il primo tempo lo passeremo senza nessuno al megafono, senza cori organizzati; “Ancora con questa storia di' non cantare??” - “Se loro non cantano, io canto ancora più forte!”; la curva è divisa, ma ormai non è più una novità. Nonostante l'assenza degli ultras, partono alcuni cori contro il Napoli, a testimonianza del fatto che il pubblico viola non ha ancora digerito ciò che è successo a Roma.
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Vista dalla Fiesole: “Oggi si perdeva anche con l’Isolotto”
Con la curva in “silenzio” per 45 minuti, i Viola ne prendono 4 dal Sassuolo
Dopo tanti discorsi riecco il calcio giocato: dopo un inizio equilibrato, il Sassuolo comincia a mostrare gioco e intorno al quarto d'ora Sansone va al tiro impegnando Rosati in corner; “Vai Rosati, para ogni cosa!”. Ancora Zaza impegna l'estremo difensore gigliato. E ancora doppio intervento sugli sviluppi di un calcio d'angolo. E poi mani in area di Borja Valero: rigore. “Ma che c***o fischia Tagliavento??”: rincorsa di Berardi dal dischetto, gol. Siamo sotto 1-0, ma proviamo subito a riprenderci con un tiro di Cuadrado che sibila vicino al palo difeso da Pegolo: poi la nostra retroguardia si fa rinfilare in contropiede e becchiamo senza troppi riguardi il 2-0 ad opera di Berardi; “Oh ma icché si fa??”. Dopo un missile di Zaza che spezza in due il palo alla destra di Rosati, Gonzalo perde la testa e consegna ancora a Berardi il pallone per il 3-0 e per la sua tripletta personale: “Questa è follia pura” - “Secondo me s'è venduta, non c'è verso”. Fine primo tempo e risuonano dei fragorosi fischi, successivamente attenuati da spontanei canti di sostegno: “3-0 contro il Sassuolo, nemmeno il Pizzighettone”.
Nell'intervallo tutte le speranze si riversano sul secondo tempo: “Forse se mette Rossi si può provare a raddrizzarla” - “Pensa che ho saltato il lavoro per vedere questa roba...”. Riscendono le due squadre sul terreno di gioco e contemporaneamente risalgono in balaustra i capi ultras: cominciano adesso i cori organizzati; “Vai rieccoli: a Roma 40 minuti zitti, co' i' Sassuolo 45” - “Bah, io non li capisco”. Si riparte a giocare: dopo che Zaza sfiora il 4-0, Joaquin viene atterrato in area e ci guadagniamo un calcio di rigore. Sul dischetto Gonzalo: “Madonna gl'ha sbagliato ogni cosa oggi, se unn' la mette dentro vo via!”. Spiazzato Pegolo, 3-1 e può partire (forse) la rimonta: naturalmente prima di cominciare la remuntada troviamo il tempo di prenderci anche il 4-1 ad opera di Sansone, con Gonzalo e Diakitè che si fanno saltare come birilli; “Ma c***o era solo! Era solo c***o” ci continuiamo a ripetere incessantemente. Arriva finalmente il momento di Rossi, il quale va a sostituire un Matri eufemisticamente opaco: dopo 7 minuti di numero la schianta subito alle spalle di Pegolo e riparte la festa; “Ma che era tanto difficile maremma cane..!” - “Con Matri avanti sì”. Passano 3 minuti ed è 4-3: ha segnato Cuadrado, adesso crediamo veramente alla rimonta. Ma per 15 minuti succede poco: con il Sassuolo che perde tempo e i nostri che si incaponiscono nel tiki-taka, arriviamo nel recupero; ben 6 minuti a disposizione inaugurati da una rissa innescata da Pasqual e Berardi.
Cross per Rossi che colpisce divinamente al volo: “Questa l'è dentro!!” - “Vai c***o!”; Pegolo interviene, per un attimo sembra quasi toccare all'interno della sua porta, ma il pallone va beffardamente sul fondo; “Madonna che s***o!”. Nel finale lo stadio esplode per un gol irregolare di Borja Valero, poi poco altro: triplice fischio. Neri di rabbia abbandoniamo subito la curva, increduli di fronte alla brutta batosta che abbiamo subito: “Ne abbiamo presi 4 dal Sassuolo, ma come si fa..?”. Il quarto posto, perciò, non è ancora certo: la speranza adesso è quella di riuscire a fare almeno tre punti con Livorno e Torino; “Ma se giocan così e si perde anche con l'Isolotto, da' retta a me”.
ARTURO LEONCINI
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