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Vista dalla Fiesole: “I ragazzi giocan bene”

Due perle di Ilicic e Wolski incantano ed esaltano la curva (COMMENTA)

Redazione VN

In un sabato pomeriggio tra sole e pioggia, ricomincia il cammino viola in campionato: con le sciarpe al collo ci avviamo al Franchi per Fiorentina-Atalanta. Tra bancarelle e panini alla salsiccia ci avviciniamo ai tornelli: “Bisogna vincere per forza, è da troppo tempo che non si piglia tre punti” ci dice un ragazzo sulla trentina. In effetti è vero, la vittoria comincia a mancare da un po’ di tempo: “Sì ma l’è colpa degl’infortuni e degl’arbitri!” esclama un anziano signore. Saliamo le gradinate e, a solo un’ora dall’inizio del match, notiamo che ci sono molti spazi vuoti: l’orario delle 18 spinge i tifosi ad arrivare poco prima del fischio iniziale. La curva comincia a riempirsi ed è il momento di tirare fuori la voce: tra fumogeni e petardi, le squadre fanno il loro ingresso in campo; l’atmosfera è bollente. “Bisogna cantare!!” ci urlano dalle balaustre.

Si parte e i nostri attaccano a pieno organico: vogliamo subito andare in vantaggio. Dopo i tentativi di Borja e Ilicic (il tiro di quest’ultimo è accompagnato da un “Questo non la butta dentro nemmen con le mani”), occasione d'oro per Vargas: cross di Cuadrado al centro e, a pochi passi dalla linea di porta, El Loco spara sopra la traversa; “Dio santo, forse questo lo facevo anch’io!” si esclama in curva, ma la deviazione di Raimondi è fondamentale ai fini della conclusione. Quarto d’ora abbondante: punizione dal vertice dell’area per la Fiorentina. Ilicic disegna una traiettoria da sogno che ci fa esplodere di gioia: “Josip! Josip!” tutti urlano il nome dello sloveno che, finalmente, torna a segnare in campionato; ci becchiamo una gomitata in pieno volto ma siamo più che contenti. Cigarini ci fa tremare poco più tardi con una rasoiata che si perde sul fondo: “Sta’ a vedere come si ripiglia subito eh!”; adesso tutti sperano nel 2-0. Borja ci prova al 20’ inoltrato, ma Consigli respinge. La Curva comincia con i suoi classici cori che durano quasi 10 minuti effettivi: “Che s’ha a cambiare coro?”, ma i capi ultrà continuano a cantare con il primo tempo che scivola via. Alla mezz’ora rischiamo grosso: Neto esce in spaccata su Moralez, ma per l’arbitro è tutto regolare. Sul finale del primo tempo, ancora brividi: Bonaventura calcia centrale e Neto riesce in qualche modo a parare e liberare l’area; “Grande Neto!”, gli applausi sono tutti per lui. A due minuti dal termine ci riprova Ilicic, ma la sua conclusione sfiora solo il palo.

Termina il primo tempo e siamo soddisfatti: “Si sta giocando bene, anche se si dovrebbe fare i’ 2 per stare più tranquilli”; “Queste son le classiche partite che sembran facili, poi basta una bischerata e tu’ se’ di gatto”; c’è chiaramente il timore che, nonostante il bel gioco, la Fiorentina si faccia beffare come è successo altre volte (basti pensare all'ultima gara casalinga contro il Genoa). Finalmente ricomincia la ripresa: avversari che premono, passiamo i primi cinque minuti del secondo tempo in apnea. I nostri provano a raggiungere il 2-0: Cuadrado e Borja Valero vanno soltanto vicini al bersaglio. Poco più tardi giallo proprio per Borja: “No dai, era diffidato!”, salterà Fiorentina-Inter. Passati gli arrembaggi avversari, adesso sono i nostri a premere sull'acceleratore: ben 4 calci d’angolo consecutivi, ma ancora niente; “Dio Cristo, ma si riuscirà a buttarla dentro prima o poi!”. In una situazione tutto sommato di equilibrio, l’Atalanta rimane in dieci per l’espulsione di Cigarini: adesso i nostri avversari sono monchi. Possiamo affondare il colpo e lo facciamo con una grande azione Mati-Wolski in contropiede, con il polacco che scarta più avversari e va in gol: ormai è finita; ci scrolliamo di dosso tutta la tensione accumulata in precedenza spingendo chiunque ci capiti a tiro. “Il ragazzo gioca bene..” canta qualcuno. Nel tripudio generale l’arbitro fischia e arrivano i tre punti. Ci spelliamo le mani per applaudire i ragazzi, soprattutto Borja Valero, autore di una prestazione da incorniciare.

Adesso possiamo fare ritorno a casa con il sorriso: “E se Balotelli ci facesse un regalino stasera...”; la gente spera nel colpaccio del Milan in casa del Napoli, cosa che significherebbe aggancio viola nei confronti dei partenopei. “S’è giocato bene, speriamo che il Napoli non faccia altrettanto...” commentano due piccoli gufetti viola. La Champions non è sicuramente un miraggio: adesso è solo una questione di tre punti.

ARTURO LEONCINI