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Vista dalla Fiesole: “Gl’era meglio se si restava a casa a desinare!”

Fiorentina insoddisfacente sul piano del gioco e del risultato: il Franchi fischia, la curva contesta

Redazione VN

Finita la maledetta sosta, a Firenze si torna allo stadio per sostenere la Viola: non si può assolutamente sbagliare contro l'Atalanta e nonostante l'orario infame delle 12.30 (“Queste partite di 'prima mattina' la domenica mi scombussolano tutti i miei cicli vitali...”), l'affluenza di pubblico sembra buona; “Accident'a cinesi che devono guardare la Serie A in prima serata!”. Mentre saliamo per le gradinate, vengono assegnati dei nuovi riconoscimenti a margine delle celebrazioni dei 90 anni della Fiorentina, con il pubblico dei più giovani che sonnecchia e sbadiglia con i postumi dalla serata precedente: “Ma chi son questi?”- “Devan' essere i pronipoti di gente che ha giocato negli anni '30, bo”. Lettura della formazioni, inno, bandiere, entrata in campo delle squadre, fischi ad Allevi: siamo tornati a casa, ok, ma adesso i tre punti; “Gnamo eh che questa va vinta!”.

Partiamo subito bene con un'occasione confusa nell'area dell'Atalanta: la difesa orobica si salva in qualche modo; “Bada che c**o!”. La curva canta bene, e con il passare dei minuti siamo sempre più pericolosi: Kalinic va alla conclusione facendosi parare da Berisha; “Porca miseria e la poteva dare a Babacar!” - “Venvia lascia fare, almeno s'è tirato in porta”. Poi piano piano l'Atalanta è sempre più pericolosa: prima con Kessié, poi con Conti e successivamente ancora con  un'azione corale dei nerazzurri che fortunatamente sfuma sul fondo; “Oh ma icché si fa?”. Il pubblico comincia a spazientirsi e si sente qualche brusio di disapprovazione: “Che è possibile che si stia subendo i' possesso palla loro? Roba da matti!” - “Oh, guarda se 'un si piglia ora vai”; è ancora Kessié che da posizione ravvicinata spara addosso a Tata. Il primo tempo finisce tra i fischi del Franchi: la prova dei viola è stata del tutto insufficiente; “Mah, io guarda non ho parole” - “Partita di una tristezza inarrivabile”.

Dopo un intervallo passato sotto un inusuale solleone di metà ottobre, il secondo tempo può iniziare: “Questa l'è bellina!” - “Vai..!”: Sanchez di testa quasi a botta sicura con parte della curva che esulta di già, ma Conti blocca sulla linea; “V*****o vai, questa la entra sempre”- “Sembrava già dentro”. Continuiamo a premere, ma la benzina sembra quasi al termine: Vecino sgancia una bomba, ma Berisha para; “Ragazzi bisogna cantare” - “Maiala che cardo, ma icché l'è una tortura cinese?”. La curva prova con delle folate di decibel a spingere i nostri: Kalinic sbaglia clamorosamente di testa davanti alla porta; “Questa l'ha ciccata bella”. Dopodiché una sorta di silenzio irreale accompagna le ultime battute del match: nemmeno Zarate riesce a combinare qualcosa di buono per l'attacco viola.

Triplice fischio, fischia anche il Franchi, la Fiorentina non vince e gioca anche male: “Tirate fuori le palle / Fuori le palle / Tirate fuori le palle” canta buona parte della Fiesole, mentre in pochi applaudono nonostante il risultato insoddisfacente; “Ma cosa gli ha fatto quest'anno Sousa?” - “Che la società faccia qualcosa, sennò qui si fa la salvezza”. Il popolo viola si avvia verso l'uscita a testa basta e con poca voglia di parlare: “Quest'anno un 'bel' campionato tranquillo in zone di metà classifica...” - “Mah, senti, gl'era meglio se a quest'ora e s'era a desinare a casa invece di stare a guardare questi!”.