Un gelido cielo stellato sopra Firenze ci ghiaccia le mani in viaggio verso il Franchi. Stasera Fiorentina-Genoa vale tanto per la corsa alla Champions League: con il pareggio del Napoli, possiamo arrivare ad un solo punto dal terzo posto. “Secondo me trovano il modo di fermarci, tanto quelli ora hanno preso il via a rubare” - “Ma il gol di Albiol che era regolare? A me mi pareva mano tutta la vita!”: i partenopei sono il tema centrale fuori dall'entrata della Fiesole, cosa prevedibile dato il grande duello per il terzo posto che si sta profilando. Salite le gradinate, notiamo che la risposta del popolo viola è adeguata: difficile trovare posti comodi in curva. “Questa va vinta, anche se De Laurentis mi sa che ci fa lo sgambetto” ci dice un nostro coetaneo: già prima dell'inizio del match, tutti sono quasi convinti che qualcuno o qualcosa ci ostacolerà.
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Vista dalla Fiesole: “Derubati, ma anche polli”
La terna arbitrale sfavorisce i viola e la curva insorge (COMMENTA)
È tempo di cominciare a scaldare la voce: in un inferno di fumogeni viola cantiamo all'entrata delle squadre. Si parte con la Fiorentina che attacca sotto la Ferrovia: il clima è rovente. Subito nei primi cinque minuti un sussulto: Matri salta Perin, ma la sua conclusione è bloccata da un difensore. Si continua su ritmi apprezzabili, i nostri sembrano cavarsela bene nonostante un ottimo Genoa. Dopo una ghiotta occasione capitata sui piedi di Pasqual, vicino alla mezz'ora arriva la prima beffa: rigore per i rossoblù, con Antonelli che compie un vero e proprio carpiato sopra all'incolpevole Neto. “Gnamo ma s'è buttato tre quarti d'ora dopo!” - “Buffone!” - “Noi siamo contro l'Italia!”: questa la tormentata serie di commenti che attende il rigore del Gila. In un mare di fischi il Genoa passa in vantaggio. La rabbia è tanta e si ha la sensazione che, veramente, sotto a questa situazione ci sia sotto qualcosa: “De Laurentis l'ha pagato bene Tommasi, ma v********o”. Cinque minuti più tardi rigore per noi: atterrato Ambrosini in area; sul dischetto Aquilani. Gol, scarichiamo la nostra rabbia gridando come degli ossessi. Nemmeno il tempo di rimettersi a posto il giubbotto e gli ospiti mettono dentro l'1-2 con Antonini: più tardi circolerà la voce che il gol era da annullare per fuorigioco; la rabbia monta ancora. Speriamo in un fumoso Cuadrado, poi verso la fine della prima frazione ci pensa ancora Aquilani: mischione in area, spunta il numero 10 viola, gol. Saltiamo come cavallette celebrando la rinascita del principe di Roma.
Si va al riposo sul 2-2, rabbiosi per l'arbitraggio, ma allo stesso tempo contenti di essere riusciti a raddrizzare in qualche modo la partita. “Io l'avevo detto che ci penalizzavano...” dice sornione un oracolo improvvisato. Dopo minuti interminabili riparte il match: speriamo nella vittoria e i nostri attaccano. Aquilani insacca di testa e per un attimo esultiamo, ma poi ecco puntuale la bandierina alzata dell'assistente. “Da casa mi hanno detto che era bono!” e il nervoso cresce ancora: sì, ci stanno derubando. Poco più tardi è sempre Aquilani a farci esplodere di gioia: salta i cartelloni pubblicitari ed esultiamo insieme a lui; ci sembra quasi di toccarlo, di fargli sentire il nostro affetto. A questo punto crediamo di averla già vinta. Il pubblico, dopo le vampate di calore subito dopo il gol del 3-2, si placa, quasi sonnecchia, sperando che l'arbitro fischi la fine. “Solo per te/Io canterò/E fino al 90° minuto griderò/Lololo...” è il nuovo coro che accompagna quasi sottovoce questo momento di tranquillità inaspettata. Tutto ciò sembra portare ad una conseguenza quasi naturale: calcio d'angolo regalato al Genoa, gol di De Maio e cala definitivamente il gelo sul Franchi. “S'è smesso di cantare, ci si merita! E comunque siamo dei polli”. In mezzo a facce incredule, la curva prova a ridare la carica ai nostri. Mati calcia di poco fuori da una buona posizione, Roncaglia sfiora la traversa difesa da Perin, ma è troppo tardi: Tommasi fischia sul 3-3 e rimaniamo a 3 punti dal Napoli.
“Ci sarà stato anche un arbitraggio indecoroso, ma noi si fa delle buche in difesa roba da matti” - “Ho capito, ma se non gli dai il rigore a loro, il gol in fuorigioco loro, quello di Aquilani bono..e finiva 4-1 per noi!” discutono due tifosi visibilmente delusi dall'esito finale. “Sul 3-2 credevo di averla vinta, e invece...”. Il rammarico è grande, ma facciamo ritorno a casa consapevoli di avere una squadra forte, che lotta anche di fronte agli errori arbitrali e a tutte le altre avversità. Stasera è un punto che sa di sconfitta, ma in futuro, chissà, questi ragazzi sapranno darci delle grandi gioie. E poi una sicurezza: Napoli, stai certo che lotteremo fino all'ultima giornata, fino all'ultimo pallone.
ARTURO LEONCINI
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