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Vista dalla Fiesole: “Con la testa a domenica”

I pochi spettatori del Franchi assistono alla débâcle della Fiorentina europea: adesso si pensa alla Roma

Redazione VN

Una fredda giornata di ottobre fa da teatro al cammino europeo della Fiorentina: a Firenze arrivano i polacchi del Lech Poznan. Lungo le strade che circondano Campo di Marte si scatena la consueta ressa per la corsa allo stadio: “C'è un bel casino però eh” - “Sì, credevo ci fosse meno traffico in realtà”. Arrivati al Franchi, capiamo che tutta quella gente, probabilmente, tornava semplicemente da lavoro: “Bo ma qui non c'è un cane” - “Eh vabbè, c'era da aspettarselo”; il formaggino, invece, è stracolmo di supporter polacchi che si fanno già sentire; in tutto ciò si fa notare un pittoresco striscione di un tifoso viola: “Tetteh? Dove?”. In un'atmosfera tra il freddo e il tiepido, la partita comincia: “Stringetevi più verso il centro che siamo pochi” urla al megafono il capo ultrà della Fiesole, ma la situazione non migliora molto; il clima non pare essere quello giusto.

Naturalmente i nostri attaccano sin dalle prime battute e il primo a farsi vedere è Mati con punizione e successiva mischia furibonda: “Gnamo vai stasera se ne fa 9!” - “Viavia!!”; Rebic dribbla, Rossi illumina in attacco e Verdù detta i tempi delle giocate. Ma le occasioni latitano e i cori non si sentono: “Fuori la voce!” - “Madonna queste partite sono infinite”. La viola impatta sul muro polacco, con Babacar che non riesce a incidere: “Gnamo Baba, questi sono i tu' palloni” - “Si vede che è ancora acerbo” - “Ma vaiavaia”. In un tiki-taka d'altri tempi, la Fiorentina non riesce a concludere nello specchio della porta avversaria e quando ci arriva non fa la cosa giusta: “Verdù ma che c***o di tiro è??” - “Bo, ma perché un pallonetto smencio del genere??”. Il primo tempo si conclude sullo 0-0 e nellla noia più totale.

La ripresa si apre con il solito copione, Fiorentina avanti a testa bassa ma poca concretezza: “Gnamo ma che c***o bisogna tirare!!” - “Madonna ma ci si dà una smossa!”. La “smossa” prova a darla Babacar con un potente destro respinto dall'estremo difensore: “Porca miseria l'aveva tirata bene a questo giro!”. Vaga un pallone in area, Kownacki ci si avventa sopra, la nostra difesa si muove male: Lech Poznan clamorosamente in vantaggio; la gente non vuole crederci, è una sorta di ingiustizia. “Io vorrei sapere come c***o è possibile prendere gol in una partita del genere” - “S'è attaccato per un'ora e questi alla prima vengon su e ce lo fanno”- “Roba da matti”: la partita adesso è decisamente in salita, si prova a correre ai ripari; il subentrato Vecino scalda le mani a Buric. Ma gli attacchi viola sembrano dettati più dall'inerzia che da altro, manca la decisione sotto porta: Mati libera benissimo Bernardeschi che sbaglia un rigore in movimento calciando addosso al portiere; “Ma com'è possibile tirare così male da lì!” - “Ma angola un minimo santa miseria” - “Si può continuare fino a domattina, ma tanto stasera non si fa”.

Contropiede del Lech, mischione in area e Gajos calcia in rete: “Ma come si fa??” - “No via, ma cosa si sta guardando?”; alcuni se ne vanno via, altri si mettono tristemente a sedere. “Perdere scoccia sempre...” - “Sì però ora non ci buttiamo giù che poi c'è la Roma...”: la disperazione spinge la Fiorentina a continuare ad attaccare, nonostante il doppio svantaggio. “Gol, ma troppo tardi c***o”: Pepito segna, comincia il recupero e ricominciamo a sperare; un rinvio di Buric addosso a Rossi ci fa sussultare, mentre poco dopo Rebic si fa buttare fuori per un fallaccio. Poi l'azione principe che descrive la serata della viola: cross di Roncaglia, il portiere esce male, la porta è sguarnita; ma Babacar tocca in controtempo mettendo sopra la traversa e anticipando un Bernardeschi in posizione sicuramente migliore. “NOOOO!!” e di rabbia ci chiniamo su uno dei tanti seggiolini vuoti davanti a noi: la partita finisce poco dopo; siamo ultimi nel girone di Europa League. “Speriamo stessero pensando alla Roma” - “Bisogna dire che ora si capisce come mai certa gente non gioca molto in campionato...”: i pochi coraggioso che sono rimasti fino alla fine tornano a casa a testa bassa; “Sicuramente una delle peggiori prestazioni di quest'anno”. Ma adesso è d'obbligo non demoralizzarsi e ricordarsi che siamo pur sempre primi in Serie A: “Pensiamo alla Roma” - “Testa a domenica...”.