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Vecino contro Sanchez: ieri rivali, stasera avversari e domani… insieme?

Sousa dovrà scegliere chi affiancherà Badelj in mezzo al campo: intanto, stasera si ritroveranno contro in Nazionale, ma il loro futuro potrebbe essere uno accanto all'altro

Giacomo Brunetti

"In una Fiorentina che cerca i giusti equilibri, la questione centrocampo è passata in secondo piano: mentre tutti si concentrano sul caso Bernardeschi, il ruolo di Tello e la convivenza tra Kalinic e Babacar, un ballottaggio si è aperto nel ventre della formazione di Sousa. Grande inizio di stagione di Sanchez, adattatosi nel migliore dei modi alla nuova avventura italiana, ma adesso che torna Vecino chi rimane fuori?

"Iniziamo dalle certezze: Badelj, se messo nelle giuste condizioni fisiche e mentali, è essenziale per il gioco viola. Il giocatore croato è il cervello, il cuore pulsante di una manovra che parte spesso dal basso per poi cercare gli esterni: nonostante alcune uscite sotto al suo livello, sappiamo tutti il valore e le prestazioni che può fornire il mediano che con Sousa ha iniziato a brillare. Inoltre, come emerso durante questa pausa, le intenzione del tecnico sono quelle di continuare con il 3-4-2-1, facendo maturare la seconda certezza: a centrocampo si gioca in due, uno pensa e l'altro corre. Così, dal "credo" del portoghese nasce la necessità di scegliere tra Vecino e Sanchez.

"Fino ad oggi, l'infortunio dell'uruguaiano li ha tenuti lontani almeno nel ballottaggio: dalla gara contro il Chievo, dalla quale entrambi uscirono infortunati, il destino ha diviso la loro stagione. Da una parte, il colombiano ha ripreso subito posizione in mezzo allo scacchiere di Sousa, giocando praticamente tutte le partite senza mai rifiatare, con numeri impressionanti che fanno capire perché il tecnico non riesce a rinunciare a lui: ventuno palloni recuperati in campionato, in una Fiorentina quarta in classifica per km percorsi in stagione che, secondo il sito della Lega Calcio, ammontano a 107,149, molti dei quali appartengono a Sanchez, autore solamente nella quarta, quinta e sesta giornata di ben 32,682 km. Non solo, anche in fase offensiva il suo apporto è importante: oltre alla rete contro il Chievo, le prestazioni in fase offensiva del colombiano riescono a far ripartire la squadra creando la superiorità numerica. Dall'altra parte, Vecino osservava i compagni dopo aver subito una lesione al muscolo retto femorale destro: una volta rientrato, il posto da titolare era già occupato.

"Se fino ad adesso il loro destino non si è incrociato, stasera si ritroveranno contro: Colombia-Uruguay, ancora una volta Sanchez contro Vecino ma, per l'ennesima gara, il primo partirà titolare, il secondo guarderà i compagni della panchina lasciando il posto, ironia del caso, a Carlos Sanchez, centrocampista uruguaiano del Monterrey. L'incubo dell'uruguaiano è chiaro ma chi l'ha detto che in un futuro questo non possa diventare una piacevole realtà? Proprio l'unica certezza, Badelj, può aiutarlo. In caso di partenza del croato, verso Milano o altri lidi, la linea mediana viola potrebbe diventare a tinte sudamericane, con i due protagonisti che potrebbero finalmente convivere e completarsi, anche se l'idea di gioco dovrebbe mutare in virtù delle diverse caratteristiche dei nuovi interpreti rispetto ai precedenti.

"Si sono lasciati qualche giorno fa in Italia, si riavvicineranno stasera a Baranquilla per poter coesistere, un giorno, con la maglia della Fiorentina.

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