La domanda che tutti si sono fatti, almeno in presa diretta, è stata: ma Larrondo ha segnato volontariamente o ha solo messo fortuitamente la faccia sul pallone deviato da Toni? Rivedendo più volte il replay si nota la torsione dell'attaccante argentino, un movimento d'istinto senza probabilmente neanche pensarci, che ha però sicuramente favorito la carambola vincente (e fortunosa). Quel che più conta è che la prima rete di Larrondo con la maglia della Fiorentina è di quelle pesantissime, che ha regalato 3 punti per la classifica e tolto una sfilza di castagne dal fuoco. Provate a pensare a cosa sarebbe successo se quel faccione non fosse stato lì e la gara fosse finita 1-1: classifica difficile (con aggancio della Roma), umore sotto i tacchi per squadra e tifoseria, alla vigilia della trasferta con la Lazio. E poi critiche a Montella e alle sue sostituzioni, a Toni che avrebbe sparato fuori da ottima posizione, a Viviano che avrebbe potuto fare di più sul gol (a quel punto decisivo), a Jovetic che è troppo discontinuo, a Ljajic che è tornato inconcludente...
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Una vittoria dalla “faccia” diversa
Il coraggio di Montella ed una capacità nuova (COMMENTA)
Tutto cancellato, o quasi, da una vittoria che tiene la Fiorentina aggrappata al treno Europa, anche la più preziosa, e che porta alla luce una capacità nuova della formazione di Montella: riuscire a vincere anche senza essere belli. Quello che sembrava un limite per la squadra viola che, prima di ieri, mai era riuscita a conquistare il bottino pieno quando non si era espressa al massimo delle sue qualità. Contro il Chievo, che è stato bravo a limitare la fluidità del gioco gigliato, la Fiorentina ha vinto con la determinazione, con la forza fisica e anche con la fortuna (declinata nell'errore arbitrale a favore), altra grande "novità". Ha avuto ragione, alla luce dei fatti, Montella che stavolta non ha perso tempo per cambiare volto alla sua squadra, e ha operato scelte molto coraggiose che avrebbero potuto ritorcersi contro di lui in caso di risultato negativo. Invece è stato premiato con una vittoria diversa dal solito ma che vale quanto, e forse più, di tutte le altre.
SIMONE BARGELLINI
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