Un inizio sprint, poi la frenata dal punto di vista realizzativo: la Fiorentina ha bisogno dei gol di Nikola Kalinic. L'attaccante croato, arrivato in estate dal Dnipro, è stata la vera sorpresa di tutta la stagione. Gli è bastato un girone per ambientarsi al meglio nelle dinamiche del gioco di Paulo Sousa, diventando meraviglioso "facilitatore" di gioco con i suoi movimenti e implacabile finalizzatore. Dieci reti nel 2015, con l'ultima marcatura che è arrivata nella gara contro il Chievo lo scorso 20 dicembre, con la palese complicità del portiere Bizzarri.
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Un solo gol in due mesi: serve ritrovare il vero Kalinic
Il grande movimento c'è, l'impegno anche, ma Kalinic non riesce più ad andare in gol. E la colpa non è esclusivamente sua
Da allora però, il cecchino si è un po' impallato. Certamente rimangono le corse a perdifiato per aprire spazi ai compagni, da Ilicic a Borja Valero a Babacar, ma sotto porta il croato ci arriva come sempre minor continuità. Allargando il raggio di controllo delle sue statistiche realizzative infatti, vediamo come nelle ultime 10 gare, a partire cioè da quella col Sassuolo, Kalinic ha segnato solamente una volta.
Difficile, quasi impossibile, criticare un giocatore che ha avuto un impatto di questo tipo con l'ambiente viola, e non è certamente solo colpa sua se non arrivano i soliti rifornimenti dalle retrovie. Tuttavia un primo campanello d'allarme è suonato anche contro il Carpi, quando Tello gli ha confezionato un cross perfetto che lui ha girato alle stelle. Kalinic avrà tempo per tornare al gol da qui alla fine della stagione, magari a partire dalla complicata trasferta di Bologna, sabato alle 18.
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