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Un nuovo sacrificio tattico per Chiesa. Serve coinvolgere Simeone e non solo

La nuova Fiorentina di Montella ripartirà dal 3-5-2. Schieramento amico dell'Areoplanino, per dare subito un'impronta alla squadra e coinvolgere gli attaccanti

Leonardo Vignozzi

Come sempre sarà il "campo a parlare" e nello specifico avverrà oggi dalle 15:00 all'Artemio Franchi per Fiorentina-Bologna. La prima panchina di Vincenzo Montella dopo il ritorno improvviso del tecnico campano nei giorni scorsi.

Dalle prime dichiarazioni e soprattutto dalla conferenza stampa tenuta nella giornata di ieri dallo stesso tecnico, la Fiorentina dovrebbe tornare al vecchio modulo: il 3-5-2, usato in passato dall'Areoplanino nella sua prima esperienza in viola ma anche dallo stesso Pioli. Obiettivo? Dare maggior densità e compattezza ad una squadra che negli ultimi mesi ha faticato molto ad esprimersi al meglio senza trovare risultati positivi. Un cambio di modulo voluto forse anche per "sbloccare" e coivolgere di più gli attaccanti viola. In primis Giovanni Simeone, che negli ultimi tempi aveva subito la scelta di Pioli di una Fiorentina contropiedista ma nonostante questo, si era sempre fatto trovare pronto (gol a parte) ogni volta che subentrava dalla panchina. Per far ciò, come spesso è accaduto anche in passato, a pagarne queste scelte tattiche è di nuovo Federico Chiesa  vista la sua grande duttilità. Il numero 25 viola potrebbe quindi tornare sulla fascia e allontanarsi dalla porta. Quella porta che, grazie anche al feeling con Muriel, negli ultimi tempi aveva iniziato a inquadrare molto bene. Un arretramento che sa di sacrificio per il talento della Fiorentina ma che, probabilmente, Montella si sente costretto a fare per dar una sua impronta di gioco  nell'immediato ed una maggior rendita della sua nuova vecchia squadra.

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