Kurtic, un inizio da favola. E quel paragone con Cuadrado…

Jasmin Kurtic è l'uomo del momento in casa Fiorentina. Nel giro di una settimana è passato, nell'opinione di molti, da "acquisto quasi inutile" al "miglior colpo del mercato viola". Merito di due prestazioni molto positive tra il Guingamp e l'Atalanta, condite da un assist e un gol decisivo. Non male per un centrocampista che fa della corsa e della sostanza il suo punto di forza. A cui però sono abbinate altre doti come la tecnica, il tiro da fuori e, non meno importante, la personalità. Che ha dimostrato fin dal suo impatto in maglia viola.

Un inizio da favola che fa tornare alla mente il paragone fatto da Pradè e Macia nel commentare l'acquisto di Kurtic: "Anche Cuadrado veniva da una piccola squadra, aveva solo bisogno di giocare in un contesto più importante per fare emergere definitivamente tutte le sue qualità" dissero i direttori. Se il percorso fosse simile non sarebbe male per la Fiorentina e per lo stesso giocatore che, più o meno, ha in comune con il colombiano l'età di arrivo a Firenze (25 lo sloveno contro i 24 dell'esterno destro). Non giovanissimi ma con gli anni di carriera più importanti davanti a loro.

Ok, non corriamo troppo. Esaltare adesso Kurtic come fosse il nuovo Gerrard sarebbe esagerato e prematuro, ma sta di fatto che l'amico di Ilicic pare aver bruciato le tappe del suo inserimento nella rosa di Montella tanto che già stasera, complice il turnover, il tecnico dovrebbe preferirlo ad Aquilani nella formazione titolare. In un match particolare per Jasmin, contro la squadra che ne detiene tuttora il cartellino, essendo arrivato alla Fiorentina in prestito. Cercherà di rendersi utile alla causa viola e, magari, di essere ancora decisivo. Per riportare la Fiorentina alla vittoria casalinga che, in campionato, manca dal 6 aprile, cioè 5 mesi e mezzo fa. E pensare che proprio Kurtic ha segnato l'ultimo gol ufficiale in gare di Serie A giocate al Franchi... ma con la maglia del Torino, in quel 2-2 dell'ultima giornata della scorsa stagione. Magari può essere di buon auspicio.

SIMONE BARGELLINI

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