I bomber non sono tutto nel calcio, ma tra averli e non averli c'è la sua bella differenza. La Fiorentina è riuscita a nascondere per larga parte del campionato le sue carenze offensive, conosciute in primis dai dirigenti che, infatti, avevano previsto il colpo Berbatov in chiusura di mercato estivo. Il rilancio di Toni ben oltre il pensabile, il gioco corale costruito da Montella e le soluzioni sui calci piazzati hanno fatto dimenticare che l'attacco viola non è all'altezza degli altri reparti e delle rinnovate ambizioni della squadra. Basta fare un confronto con le dirette concorrenti per rendersi conto della differenza: la coppia Jovetic-Toni ha segnato 14 reti (rispettivamente 8 e 6) a cui vanno aggiunti i 3 centri di El Hamdaoui e soltanto 1 gol di Ljajic. Quasi tutte le altre pretendenti all'Europa possono contare su un bottino migliore fornito dalle punte: al Milan i soli El Shaarawy e Pazzini hanno "fruttato" 22 reti, al Napoli Cavani e Insigne 20, tanti quanti Osvaldo-Lamela alla Roma (oltre a Totti 6 e Destro 4), alla Lazio Klose-Hernanes sono una coppia da 17 marcature, mentre all'Inter siamo solo a 14 con Milito-Palacio ma c'è da aggiungere le 5 firme di Cassano. Caso a parte la Juventus che, come l'anno scorso, non ha un vero e proprio bomber ma distribuisce le sue reti: può vantarne comunque 19 tra Giovinco, Quagliarella, Vucinic e Matri. E comunque anche i bianconeri sono da tempo alla ricerca di un goleador sul mercato.
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Un attacco che stenta: il confronto con le rivali
La situazione viola e il confronto con le concorrenti (COMMENTA)
La Fiorentina, come sappiamo, un top player l'ha già preso in attacco e cioè Giuseppe Rossi, che non sarà però utilizzabile per almeno 2 mesi e mezzo (e che avrà bisogno di un bel po' di tempo per tornare il vero Pepito). Il problema è il presente immediato che vede i viola aggrappati a Jovetic, l'unico in grado di fare la differenza, come successo nelle prime giornate del campionato. Da quando è tornato dall'infortunio, però, JoJo ha fatto fatica sotto porta (con l'eccezione di Palermo) e la manovra della Fiorentina ha finito per rivelarsi sterile, anche quando la mole di gioco prodotta è importante, come ieri a Udine. Toni resta un elemento assai utile, soprattutto in casa - in trasferta non ha mai segnato - ma con l'assenza di El Hamdaoui, che potrebbe mancare per un altro mese, le alternative per Montella sono poche e soprattutto offrono un "potenziale-gol" quanto mai scadente. Ljajic ha segnato la miseria di 2 gol su azione in tre anni, lo stesso ha fatto Larrondo in 32 partite di serie A, mentre Seferovic è ancora in attesa del primo sigillo nella massima serie. Farebbe comodo avere un Montella... in campo, e l'Aeroplanino lo sa meglio di tutti, tanto da averci 'provato' con Di Natale e aver fatto capire più volte, nelle pieghe delle sue dichiarazioni, che gradirebbe un'altra punta di valore. Impresa non facile per Pradè-Macia, che rimarranno comunque vigili sul mercato fino alla fine, sperando di piazzare l'ennesimo colpo a sorpresa. In caso contrario ci sarà da stringere i denti e cercare soluzioni alternative, come è riuscito splendidamente per tutto il girone di andata.
SIMONE BARGELLINI
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