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Tutto quello che c’è da sapere sul ritiro invernale a Malta

Giacomo Brunetti

"Sarà il classico “richiamo alla preparazione“, quello che in gergo prevede dei ritmi fisici più intensi negli allenamenti ma senza calcare la mano come si fa in estate, quando si riparte da zero. La Fiorentina a Malta riprenderà a lavorare dopo il rompete le righe arrivato al fischio finale di ‘Marassi’ il 29 dicembre, al termine di una settimana di vacanze: un periodo di riposo fisico e mentale prima di gettarsi a capofitto negli ultimi cinque mesi di stagione, tra sedute per migliorare la condizione fisica e la necessità di non arrivare in sovraccarico alla gara di Coppa Italia contro il Torino.

"Allenarsi in un clima più agevole – 18 gradi sui 2/3 percepiti attualmente a Firenze – permetterà di sviluppare in modo migliore alcuni aspetti, monitorando attraverso GPS o altre tecnologie del valori che stabiliranno le personali tabelle di marcia durante i prossimi mesi. Il 5 gennaio la squadra si riunirà per le prime prove ai Campini, in serata avverrà la partenza alla volta di Luqa, mentre la prima sessione sul campo in mezzo al Mediterraneo è in programma alle ore 15:00 del giorno successivo all’arrivo.

"Non sono molte le squadre che sostengono il ritiro invernale lontano dalle mura amiche. Le ‘grandi’ spesso ne approfittano per una ulteriore tourneé nei paesi arabi, la Fiorentina dodici anni or sono aveva scelto Marbella (in Spagna) tornandoci altre due volte: i risultati furono positivi, con cavalcate che portarono alla qualificazione in Champions League e alla semifinale di Coppa Uefa, con un miglioramento dei punti rispetto all’andata, eccezion fatta per il 2008. Pioli spera nella stessa vena.

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