E' stato un calciomercato lungo ed intenso quello appena conclusosi ieri sera. La Fiorentina ha messo a segno alcuni colpi mirati sia in entrata che in uscita, con lo scopo di colmare ulteriormente quel gap con le prime della classe. Ci sarà riuscita? Soltanto il campo potrà deciderlo. Tra i ruoli da rinforzare c'era soprattutto l'attacco: mancava una punta, dicevamo anno scorso. E allora ecco che la società viola ha deciso di portare a Firenze Mario Gomez. Mica male. L'altro ruolo strategico era il portiere. Inutile far finta di niente: non confermato Emiliano Viviano, la società si era spesa sul mercato alla ricerca di un numero uno di spessore. Intanto Norberto Neto diventava il titolare, tra chi lo sosteneva e chi, invece, rimaneva perplesso. Col tempo, però, la dirigenza ed il gruppo viola si sono stretti attorno al brasiliano. Ed è qui che è nata la consapevolezza di trattenere il portiere, lasciando cadere le altre trattative per quel ruolo.
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Tutti per (il numero) uno
Fiducia a Neto: via le critiche, sostenendo il brasiliano (COMMENTA)
Mencucci ieri sera è stato chiaro: Julio Cesar si era offerto ai viola, ma Montella è stato determinante nella permanenza di Neto. Come dire: l'allenatore aveva già scelto puntando su di lui. Le doti tecniche non si discutono, la tenuta mentale invece desta qualche preoccupazione. Proprio per questo Montella, in queste prime partite ufficiali, sta sostenendo il brasiliano dentro e fuori dal campo. Una spalla di importanza fondamentale, sulla quale Neto può fare riferimento nei momenti peggiori. Perché il rapporto tra portiere ed allenatore è unico e, in questo senso, Montella sta cercando di dare la giusta sicurezza ad un portiere alla prima avventura da titolare in Serie A con una squadra notevolmente rinforzatasi sul mercato e alla caccia delle primissime posizioni. Responsabilità alla quale Neto dovrà rispondere in campo, respingendo critiche e mugugni soltanto con le sue parate. Perché quel che fa la differenza, in certi casi, è proprio la testa: ed è qui che il brasiliano dovrà fare l'ultimo salto di qualità. A quel punto, ne siamo certi, sarà tutta la Fiorentina a guadagnarci, Neto compreso in ottica Mondiali 2014. Che, guarda caso, si disputeranno in Brasile. E allora: tutti per il numero uno ed il numero uno per tutti. In bocca al lupo, Neto.
MATTEO DOVELLINI
twitter @MatteoDovellini
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