Il primo round dei tre con la Juventus è ormai alle spalle. Non è andata benissimo per la Fiorentina, che con la vittoria nel posticipo del Napoli sulla Roma deve definitivamente dire addio – ahinoi, anche quest’anno – alle ultime velleità di rimonta per i preliminari di Champions League. Anzi, dietro Inter e Parma corrono veloce e ora tallonano i viola rispettivamente a -1 e -2, complici le tre sconfitte nelle ultime quattro gare di campionato. La Coppa però si sa essere un capitolo a parte dove nell’arco dei 180 minuti tutto può succedere. E la Fiorentina arriva alla doppia sfida di Europa League contro la Juventus con almeno tre motivi validi per cui niente è scontato in partenza.
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Tre buoni motivi per credere nella qualificazione
Giovedì l’andata degli ottavi di Europa League, i viola ci credono
1) Il ritorno di Borja Valero: dopo aver scontato ieri la seconda delle tre giornate inflitte dal G.S. per la carezza a Gervasoni, lo spagnolo tornerà in mezzo al campo a dare fosforo e geometrie alla mediana viola. Se i difensori bianconeri hanno avuto facilità nel far ripartire l’azione è anche frutto della sua assenza; lui che è il primo a dettare il pressing trascinandosi dietro i compagni e con il pallone tra i piedi sa dare quel tocco di classe che allo Stadium non si è visto.
2) Il calo della Juve nel secondo tempo: i bianconeri hanno imperversato nei primi 45’, mettendo alle corde la Fiorentina. Predominio territoriale netto, che ha prodotto però un solo gol (quello decisivo di Asamoah) e di fatto tenuto i viola in partita fino all’ultimo. Nella ripresa qualcosa è cambiato: la traversa di Matos, gli ingressi in serie di Caceres, Isla e Padoin con Conte che si è progressivamente coperto e ha chiuso con il solo Llorente in attacco. Sintomo che la Fiorentina è temuta, e le scorie di quel 4-2 non del tutto sparite...
3) Il turn-over di coppa: La Juve - è la storia che lo testimonia - ha sempre fatto la voce grossa in Italia. L'Europa però è un'altra cosa, l'Europa League è un'altra cosa. Dopo la disfatta di Istanbul infatti si sono "aperte" ai bianconeri le porte della seconda competizione europea. Giocare la finale in casa rappresenterebbe comunque una soddisfazione, ma Conte schiererà in campo i migliori? L'ottavo di Coppa Italia all'Olimpico contro la Roma vide un massiccio turn over con relativa eliminazione, e la prospettiva di vedere i vari Storari, Peluso, Isla, Padoin ed i desaparecidosGiovinco o Vucinic stuzzica le fantasie dei tifosi viola. Ottimi giocatori senz'altro, un'altra cosa rispetto ai titolarissimi.
Dunque perché non crederci? Il momento non è dei più felici, ma battere gli odiati rivali per ogni tifoso viola sarebbe un sogno, batterli in Europa in una doppia sfida mozzafiato qualcosa in più. Soprattutto per vendicare quella finale di 24 anni fa... Su il sipario, tra 72 ore si torna in scena.
PIER FRANCESCO MONTALBANO
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