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Tra barzellette, pata negra e sacrifici: Joaquin, l’altro leader

Lo spagnolo, al pari dei compagni, ha avuto un calo ma in Europa League sarà uno dei punti di forza…

Redazione VN

Esistono allenatori che alzano la voce per farsi ascoltare così come lo fanno molti calciatori di personalità all'interno dello spogliatoio. A Firenze la musica suona diversamente: nel confronto tra Montella e squadra prima dell'allenamento di ieri i toni sono stati contenuti, come sempre. Il gruppo viola è formato da caratteri miti ma decisi, a partire da capitan Pasqual fino a Borja Valero e Gonzalo. Il più focoso del gruppo è Pizarro, lo si è visto a White Hart Line quando con un urlo spaventoso ha invitato Savic a giocare il pallone usando la testa. In realtà lo si era già capito dalle alcune sue dichiarazioni e da qualche gesto, come quello delle manette, un po' sopra le righe.

In un contesto di questo tipo si inserisce Joaquin, funambolo spagnolo tutto pata negra, delizioso prosciutto spagnolo, barzellette e corsa. Il suo modo di intendere la vita è tipico di chi viene dall'Andalusia e sa come divertirsi senza perdere la serietà. La foto in evidenza mostra Joaquin a Moena dove, la scorsa estate, mostrò la propria silhouette ad Andrea Della Valle che ne rimase impressionato. E proprio la forma fisica è stata l'arma che ha convinto Montella a reinventarlo esterno a tutto campo nel 3-5-2 dopo un periodo in cui era finito nel dimenticatoio. Con i sacrifici, senza perdere il sorriso, è tornato un pilastro della squadra.

Nelle ultime due gare, al pari dei suoi compagni, El Pisha non ha brillato e questo calo potrebbe essere riconducibile alle fatiche degli ultimi mesi. Adesso servo un ultimo sforzo, la Fiorentina si attaccherà anche alla sua fantasia per ripartire. Nello spogliatoio ama raccontare barzellette e fare scherzi, in campo si esalta nel dribbling e riesce ad ubriacare gli avversari. Joaquin è un personaggio, portatore sano di entusiasmo e nella giusta misura di follia. Dopo un periodo complicato per matare la Dinamo Kiev serve anche questo...

STEFANO ROSSI

Twitter @StefanoRossi_