La prima amichevole della Fiorentina nel corso della tournée in Germania finisce con una vittoria contro l’Eintracht Braunschweig. Ecco i top e flop.
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Top e flop da Braunschweig: Chiesa già in forma, sorpresa Rebic. Kalinic male
I top e i flop della prima amichevole della tournée in Germania della Fiorentina
TOP
Rebic: E’ uno dei giocatori nella lista dei partenti. A Moena non è stato tra i più pimpanti, spesso lo abbiamo visto quasi svogliato in campo, ma contro il Braunschweig illumina praticamene ogni volta che tocca la sfera. Due volte libera Chiesa che, freddissimo, non sbaglia davanti al portiere. Si accentra spesso per avvicinarsi ai compagni d’attacco, duettare e far male agli avversari. Col passare dei minuti si eclissa un po’ troppo dal gioco, ma ha chiaramente spostato gli equilibri.
Chiesa: E’ ancora lui il migliore della squadra, e non solamente per i gol. È sempre vivo, pronto a farsi vedere e ad aiutare i compagni. Offre meno soluzioni sulla corsia sinistra, di più nella zona centrale della trequarti. In due occasioni è letale per gli avversari e segna una doppietta in fotocopia. Prova a far segnare anche Kalinic, ma in questa giornata è praticamente impossibile.
Hagi: Entra col piglio giusto e fa vedere ancora una volta il suo indiscutibile talento. Pregevole il tocco sotto sull’inserimento di Babacar che ha poi servito Zekhnini il quale ha sparato la palla sopra la traversa. Col destro e col sinistro non fa differenza: deve migliorare dal punto di vista fisico, ma le qualità su cui lavorare ci sono. È suo il corner da cui arriva il gol di Milenkovic.
FLOP
Maxi Olivera: Molto lento e macchinoso. Non è soltanto colpa sua ovvio. Dopo l’addio di Milic è l’unico terzino sinistro in rosa ed è quasi obbligato a giocare sempre anche in periodo di preparazione, quando le gambe sono molto pesanti. Lo aspettiamo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Il mercato e l’acquisto che Corvino dovrà fare in quella zona di campo ci faranno capire se la Fiorentina lo ritiene pronto per essere titolare o meno.
Kalinic: Il mancato lavoro di Moena, con annesse voci di mercato, si fa sentire tutto. È lento come non lo abbiamo mai visto a Firenze e si mangia almeno un paio di gol solo davanti al portiere. Sbaglia anche in fase di appoggio ai centrocampisti. Se dovesse rimanere in viola deve tornare ai suoi livelli.
Dragowski: Incolpevole in occasione del primo gol, fa un errore pazzesco sul pareggio del Brauschweig, sbagliando completamente il passaggio ai compagni e servendo di fatto lo scatenato Hernandez. Quella distrazione lo catapulta tra i peggiori, ma in parte rimedia salvando con i piedi sul solito Hernandez quando il punteggio era ancora di 2-2.
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