L’inizio del 2013 viola non è assolutamente in linea con la seconda parte scoppiettante del 2012, e il dato che più preoccupa sembra quello che porta alla via del gol. Un problema non da poco, visto che si sa, nel calcio quella è la meta. L’attacco non sembra più così brillante, Jovetic gira troppo a largo della porta e Toni nelle ultime partite oltre che un po’ appesantito non viene servito con palloni interessanti. Inoltre se sommiamo l’assenza di El Hamdaoui per gli impegni in Coppa d’Africa e quella ingiustificata di Ljajic, sempre sul punto di sbocciare ma quasi mai presente all’appuntamento con il gol, allora qualcun altro deve pur pensarci.
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Tiki-taka, ma i gol?
Il reparto centrale è quello che segna di meno, eppure… (COMMENTA)
Il centrocampo tutto tiki-taka e palla a terra sembra però avere timore quando si avvicina la porta avversaria, come se nessuno si prendesse la responsabilità della conclusione verso la rete. “Vado io, no vai tu” e così via, i gol dei centrocampisti mancano eccome. Aquilani guida la comitiva con quattro reti segnate contro Milan, Atalanta (doppietta) e Siena ma tanto sembrano lontane quanto invocate dai tifosi. Degli altri possiamo notare come Pizarro ne ha segnate soltanto una su calcio di rigore, gentilmente concesso da Jovetic dopo la triste scomparsa della sorella, Borja Valero è ampiamente sotto la sua media classica di 5/6 gol a campionato avendone segnato anch’egli uno solo nella vittoriosa trasferta a San Siro contro il Milan, mentre Cuadrado e Pasqual sono esterni con propensione all’attacco ma poco inclini alla finalizzazione. Una rete anche per Romulo, peraltro inutile contro l’Inter,anche se abbiamo avuto occasione più volte di notare che il suo destro sia tutt’altro che irresistibile.
Il resto non pervenuto. Mati Fernandez e Migliaccio su tutti: due incursori, uno abile (?) nel dribbling secco e veroniche da capogiro, l’altro colpitore di testa capace di salire in cielo con ottimo tempismo. Ma assenti ingiustificati all’appuntamento. Possiamo affermare dunque che nelle partite più difficili da sbloccare, quando gli attaccanti sono braccati dai difensori avversari servano come il pane i gol dei centrocampisti, soprattutto in un momento così delicato. A partire da domani.
PIER FRANCESCO MONTALBANO
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