Stessa moneta

"Chi di un tiro ferisce, di un tiro perisce. Dopo un Natale vissuto virtualmente in Europa League e il sogno di una Champions League a portata di vittoria grazie all'unica conclusione in porta di 'San Siro', la Fiorentina esce a testa bassa dal 'Franchi' punita dalla stessa moneta: se il 22 dicembre ci aveva pensato Chiesa, stavolta sotto la Fiesole è stato Inglese a far sobbalzare il panettone negli stomaci dei fiorentini.

A Milano la formazione di Pioli aveva sofferto, subendo gli attacchi di un Milan che, seppur in emergenza, era andato vicino al vantaggio con Calhanoglu e Suso in più di un'occasione. E se il minimo comune denominatore tra viola e rossoneri è l'attaccante in crisi - Higuain sta passando un periodo ancor più peggiore di Simeone - non si può certo dire la stessa cosa del Parma: Inglese ha superato le reti del Cholito, affidandosi alla propria stazza e alle mancanze di Hugo. Contro il Parma, la Fiorentina ha dominato sterilmente la partita, senza essere cinica e mai davvero pericolosa dalle parti di Sepe: un assedio monotematico che non è riuscito a ribaltare l'inerzia della gara come contro l'Empoli.

"Sogni sbiaditi ma l'ambizione resta. Il calcio è fatto così e quel che un giorno di gratifica, un altro ti affossa. Importante sarà la tenuta mentale in vista della gara di Genova, tra assenze e uno stadio che ha sempre messo in difficoltà la Fiorentina. Il contraccolpo mentale non ci sarà, la squadra saprà reagire, lo ha assicurato anche Pioli. A volte basta la giocata di un singolo: per i viola sta diventando una dipendenza.

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