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Stefano Borgonovo: Coraggio, Cuore e Anima

E adesso? Stefano Borgonovo ha salutato con un ultimo sguardo tutte le persone che gli volevano bene e ha detto la parola fine al proprio dolore. Il centravanti di mille …

Redazione VN

E adesso? Stefano Borgonovo ha salutato con un ultimo sguardo tutte le persone che gli volevano bene e ha detto la parola fine al proprio dolore. Il centravanti di mille battaglie contro i garretti di mille difensori ha terminato oggi pomeriggio il proprio cammino di guida: grazie a lui decine, centinaia, migliaia di malati hanno un percorso di sensibilità altruistica che li renderà meno isolati. Stefano ci ha insegnato che le persone sono fatte di Coraggio, Cuore e Anima. Il suo corpo non esisteva più ormai da molti mesi, ma la forza che sprigionava quando compariva silenzioso, la mobilitazione che riusciva a creare quando si muoveva faticosamente ma personalmente per promuovere la lotta alla SLA, era sintetizzata in quei suoi occhi attenti e vigili a quanto gli stesse capitando attorno.

Coraggio: e quale Coraggio. Il Coraggio di mostrare pubblicamente i segni della propria sofferenza affinché tante altre persone, sfortunate come lui nella malattia, potessero avere la Speranza, un motivo per accettarsi e dare un perché a tanto dolore.

Cuore: e quanto Cuore. Il Cuore di donare a tutti quanti amino la vita il Suo messaggio che questa va amata anche quando mette alla prova la forza di una famiglia. Il Cuore di far capire che la vita non è soltanto quella che ha assaggiato Lui stesso nella propria giovinezza, quando tutto pare possibile, tutto a portata di mano con gioia, successo, folle esultanti e spensieratezza. La vita è ciò che si costruisce: nella salute Stefano ha costruito una famiglia esemplare; nella sofferenza Stefano ha costruito un castello di energia positiva che contagerà tanti malati.

Anima e ancora Anima: quella di Stefano è forte come una roccia racchiusa in un corpo reso debolissimo e vulnerabile. Lo spirito di Stefano ci sveglia dalla nostra indifferenza e ci invita a lottare per noi stessi ma soprattutto per gli altri, quando tutto sembra perduto e tutto senza alcun senso.

Di Stefano ci restano il suo perenne sorriso, le sue reti e le sue corse a festeggiare una segnatura. Era un atleta; un bravo atleta.

Adesso abbiamo anche il compito di gestire una preziosa eredità: non dissipare il Coraggio, il Cuore e l’Anima di Stefano lasciando che l’oblio stenda il suo velo di indolenza sino alla prossima sofferenza.

E adesso?

Non siamo tristi Stefano. Ti siamo grati.

Coraggio, Cuore e Anima.

Massimo Cecchi 

museofiorentina.it