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Benedetto Ferrara, sulle pagine della Nazione, commenta la situazione della Fiorentina di Palladino dopo il pareggio con il Torino:
La Nazione
Benedetto Ferrara, sulle pagine della Nazione, commenta la situazione della Fiorentina di Palladino dopo il pareggio con il Torino:
Puoi chiamarla depressione. O paura. O ansia. Ma alla fine basta una parola: crisi. Due punti in sei partite, dall'illusione al tracollo mentale, un punto preso dopo più di mezza partita in superiorità numerica contro un avversario che onestamente non è certo un top team. Nessuna reazione, cambi discutibili, giocatori trasparenti, ripartenze improbabili, perché se proprio ci tieni a stare al passo con le mode del pallone almeno prima impara come si fa. Non sono servite le alzate di voce della società, i presunti chiarimenti nello spogliatoio, e poi la difesa a 4 e il centrocampo a 3. Non serve un Gud meno vago del solito e la buona volontà di Folorunsho. Questa è una crisi di identità. Forse davvero la Fiorentina pensava di essere grande e si è smarrita quando ha capito che le cose non stavano così? E' adesso che si misureranno la forza della società, le capacità di un allenatore, il carattere dei giocatori. Fuori orgoglio: vale per tutti.
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