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Sousa, Pasqual e il “frontale” con la realtà

Comunicazione. Una parola che in, anzi, nella Fiorentina genera sempre qualche imbarazzo. Fin qui Sousa si era tagliato fuori da queste difficoltà. Ma con Pasqual...

Stefano Rossi

Comunicazione. Una parola che in, anzi, nella Fiorentina genera sempre qualche imbarazzo. Fin qui Sousa si era tagliato fuori da queste difficoltà. Proprio questo infatti sembrava essere il piatto forte della sua casa. Il prodotto che è uscito fuori per una stagione, sotto forma di conferenze, selfie coi tifosi nel prepartita, pacche sulle spalle e strette di mano a tutti gli inservienti dello stadio, col tempo ha presentato qualche inevitabile lacuna. E' umano, nessuno è perfetto. Lo sanno bene Guerini e soprattutto Pasqual. Manuel oggi è uscito allo scoperto, con eleganza ma colpendo col fioretto. Non gli è stato comunicato da Sousa il perché la fascia di capitano è finita su un altro braccio e nemmeno gli stato detto che non rientrava più nel progetto tecnico. O meglio, è stato fatto da Andrea Della Valle, lo stesso che solo un anno e mezzo fa si oppose alla sua cessione perché lo considerava più di un giocatore.

"Su Pasqual io ho dato la mia valutazione, le decisioni le prende il Presidente Cognigni" aveva detto a Sky il tecnico nel post partita contro il Palermo ribadendo il mantra che riconduce tutto al Presidente Esecutivo. In collegamento c'era anche Pasqual. Il gelo. Oggi, in maniera velata ma un pizzico allusiva, è stata fatta chiarezza. Sousa ha fatto intendere alla società di volere altro. Legittimo, ma forse sarebbe stato meglio dirlo a quattrocchi a chi per undici anni ha rappresentato la Fiorentina, anche per volere del club. Un po' come, forse, sarebbe stato più corretto parlare con Guerini e non mettere nelle mani di Ripa il cartello di divieto di accesso al campo da mostrargli. Di "frontale", a questo punto, resta solo quello che ha fatto Manuel con la realtà quando ha appreso di dover lasciare la Fiorentina.

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