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Ancora Sousa: “I tifosi sognano lo scudetto? Le loro sensazioni sono la nostra carica”

Il tecnico al termine di Fiorentina-Atalanta: "Cerchiamo di lavorare e migliorare la nostra qualità di gioco per poter affrontare tutte le squadre ogni domenica"

Leonardo Vignozzi

Il tecnico dell Fiorentina Paulo Sousa si è presentato alle telecamere di Mediaset Premium al termine della gara dei viola contro l'Atalanta:

"Non abbiamo avuto molto tempo per lavorare e preparare questa partita. Sono molto contento per i ragazzi, la percezione è buona. Alla fine arrivano i risultati buoni. La città ci crede? Io credo che le sensazioni dei tifosi ti diano una carica e ti spingano. Questa città che ci crede ci da grandi emozioni. E' importante avere queste sensazioni e questa energia ed oggi lo abbiamo visto in campo, una cosa molto bella da vedere. Le nostre transizioni difensive sono fatte bene ed abbiamo una buona attitudine al gioco. Cerchiamo di lavorare e migliorare la nostra qualità di gioco per poter affrontare tutte le squadre ogni domenica.

Borja? E' un ragazzo che capisce i tempi di gioco. ci sta aiutando molto sia nel possesso palla che senza, con i suoi movimenti. Ha un buon numero di assist, una buona abilità tecnica e un buon timing. Lui può migliorarsi ancora di più dal punto di vista realizzativo dei gol."

Il tecnico viola poi è intervenuto anche alle telecamere di Sky Sport:

"Sono molto contento per questo inizio di campionato. Solo chi lavora può raggiungere determinati obiettivi e risultati. Son contento per i ragazzi e la vittoria di oggi. Abbiamo ottenuto la superiorità numerica sul campo e siamo stati bravi ad amministrare la gara. I giocatori stanno crescendo, l'intesa tra i reparti sta aumentando sempre più. Noi dobbiamo continuare a lavorare per poter sempre offrire un'ottima performance. Scudetto? A me piace esser corretto. Credo che ci sono squadre migliori di noi ma dobbiamo continuare a crederci e tenere di conto di questi fattori positivi per proseguire questo nostro percorso.

E' molto importante il nostro gioco, perchè dalla mia squadra non voglio vedere soltanto un movimento ma tutta la costruzione del gioco."