Il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi è intervenuto in collegamento con il Pentasport di Radio Bruno Toscana:
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Sindaco Fossi: “Commisso ha trasporto viscerale, non vuole andare via. A Campi è facile”
Il primo cittadino campigiano parla in radio
"La prima Fiorentina di cui mi ricordo bene è quella del 1982, con quello scudetto che praticamente era vinto ma poi ci è stato tolto in una maniera orribile. Il dispiacere era palpabile, me lo ricordo benissimo... Avevo 9 anni. Il senso di ingiustizia ritorna fuori anche con la Coppa Uefa e l'affare Baggio, sono cose difficilmente spiegabili. Dimostravo la mia rabbia, vivevo la piazza.
Quando si affrontano trattative come quella dello stadio, si deve ragionare con pragmaticità, ma è chiaro che contribuire a far fare il salto di qualità alla Fiorentina fa parte del fanciullino, del tifoso che c'è in me: le due parti si uniscono. Abbiamo fatto un bel po' di incontri anni fa per l'opzione del centro sportivo, che c'è stata, ma non è stata sfruttata. Le differenze? A onor del vero, ho trattato con Salica più che con Cognigni. Entrambe le gestioni sono scaltre, ma con Commisso e Barone traspare una passione, un trasporto viscerale, che è quel qualcosa in più, perché per il resto non ci sono differenze a livello imprenditoriale.
Sento spesso affiorare lo scetticismo, unito alla paura di perdere Rocco. Vero, ma poi sono i fatti concreti che parlano più di tante voci. E un fatto è l'opzione definita per l'acquisto dei terreni di Campi, ad un prezzo già stabilito che io non conosco. L'opzione dura un anno, ho motivo di credere, e la presenza di Barone in Comune ieri ha anche un valore simbolico che è sbagliato non riconoscere: su Campi la Fiorentina fa sul serio. Questo non vuol dire che il Franchi sia fuori dai giochi, ma di certo non ci sono manovre tattiche. Commisso non vuole andare via, vuole restare, ma in un modo o nell'altro vuole far gareggiare la Fiorentina su livelli alti. Si vuole investire e capire quali sono le strade percorribili.
Fin dall'inizio sapevo bene di andare incontro ad una sfida bella ma complessa, ma i risvolti dello stadio a Campi mi piacciono. Mai c'è stata una competizione con Nardella, noi siamo a disposizione. Logico che il sindaco di Firenze privilegi la città, ma se non sarà possibile ci saremo noi. Mi interessano anche i risvolti politico-amministrativi, perché con lo stadio cambierebbero un po' i rapporti sul territorio e si potrebbe parlare di quel famoso sviluppo a Nord-Ovest lasciato in sospeso, quella volontà di collocare appena fuori le mura le funzioni di qualità più che quelle scomode. Ovunque si collochi un'infrastruttura del genere, la viabilità rappresenta un elemento centrale. Questo è necessario anche nella nostra realtà, e servirà una logica di collaborazione istituzionale, ma a Campi è più facile, perché l'area è ampia, libera da altre funzioni e aperta: contempla una nuova viabilità."
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