SIAMO TORNATI, 2 parole su 2 colori e fra 12 stelle…

SIAMO TORNATI. Due parole, su due colori, circondate da dodici stelle. E un patron, il nostro, a mostrarle fiero. Aveva promesso la rivoluzione, un anno fa, alla fine di Fiorentina–Cagliari. Aveva anche abbandonato la tribuna, durante quella partita, dopo che una piccola parte di tifoseria l’aveva contestato. Ieri è sceso in campo, ad abbracciare la sua creatura, a dare e a ricevere l’abbraccio di Firenze. Nel giorno delle 500 partite dell’era Della Valle nulla viene lasciato al caso. Due parole, su due colori. Storia e futuro di Firenze in mano a colui che aveva promesso la rinascita e che ieri, ai piedi della Fiesole, ne ha raccolto il primo frutto. L’Europa? No, la gratitudine.

Firenze ringrazia. A distanza di un anno è cambiato tutto, tranne la pioggia. Che un anno fa allontanava, e ieri avvicinava. Sotto il diluvio Fiorentina–Cagliari chiudeva una stagione di dissenso e dispiacere in uno stadio semivuoto. Sotto il diluvio Fiorentina–Palermo apre un ciclo e il "Franchi" abbraccia il suo presidente e la sua squadra, stringendosi intorno ad una maglia e ad una scritta. Storia e futuro.

Due parole per dire che siamo tornati, due colori per ricordarci che non ce ne siamo mai andati. E mai ce ne andremo. Sotto la pioggia Firenze ringrazia, ringrazia una squadra, un presidente, ringrazia la dedizione, l’amore e la passione. Ringrazia perché ciascuna di quelle dodici stelle è una conquista, ottenuta passo dopo passo. Ringrazia perché oggi siamo tornati, ma non solo in Europa, siamo tornati a sentirci la vera Fiorentina, siamo tornati a sentirci vicini a quei calciatori che abbracciavano i loro figli in campo, siamo tornati a sperare, a cantare, a volare, a giocare. Firenze ringrazia. Perché siamo tornati a ringraziare e soprattutto, ad avere la gioia nel cuore nel farlo.

M&M's