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E’ sempre più un “clasico” (in salsa spagnola)

Napoli-Fiorentina è una sfida dai tanti risvolti. E la posta in palio è (di nuovo) pesante

Simone Bargellini

Napoli e Fiorentina, una sfida ormai classica ad alti livelli. Perchè negli ultimi anni i club di De Laurentiis e dei Della Valle si sono ritrovati spesso a lottare per gli stessi obiettivi con gli azzurri che, risultati alla mano, hanno avuto un quid in più, qualificandosi per tre volte (nelle ultime 5 stagioni) per la Champions o per i preliminari, e portandosi a casa una Coppa Italia proprio a danno dei viola. Che, almeno, si sono presi una piccola rivincita lo scorso anno, sopravanzando la formazione di Benitez in classifica, all'ultimo tuffo.

Un clasico, direbbero in Spagna, ma potrebbero tranquillamente dirlo pure negli spogliatoi delle due squadre. Perchè Napoli e Fiorentina sono due squadre sempre più di stampo iberico. Con il ritorno di Reina in azzurro e l'arrivo di Mario Suarez e Verdù in viola (da cui però è partito Joaquin), saranno ben 8 gli spagnoli potenzialmente in campo: oltre a quelli già citati ci sono infatti David Lopez, Callejon, Albiol, Borja Valero e Alonso. Quattro per parte. E se poi consideriamo chi è di lingua spagnola, la lista si fa lunghissima, con Higuain da una parte e gli argentini, cileni, uruguaiani dall'altra.

Idioma a parte, domenica - ancora una volta - la posta in palio sarà pesante. Conteranno i punti e la prestazione, perchè lo scontro diretto del San Paolo suona un po' come un esame di maturità. Per entrambe. Fare risultato vorrebbe dire candidarsi quasi ufficialmente ad un ruolo da assoluti protagonisti in campionato.