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Se son rose…

Babacar sta impressionando per la sua crescita e maturità. Montella crede molto in lui

Redazione VN

“Ci vuole il pallottoliere”, avranno pensato e detto in molti prima di Real Madrid-Fiorentina. Così non è stato, anzi i viola si sono tolti la soddisfazione di battere i campioni d'Europa 2-1 con una prestazione maiuscola. Nella quale si è messo in mostra (anche) Khouma Babacar.

L'attaccante senegalese, tenuto in campo per settantasette minuti, era chiamato a una prova di maturità. Superata, poi, a pieni voti. Per lui un bel sette in pagella da parte di Violanews.com (leggi qui). Giocare contro difensori come Varane, Arbeloa e Marcelo avrebbe potuto mettere in difficoltà chiunque. Non Khouma che non ha avuto nessun timore reverenziale nei confronti della retroguardia dei blanços. La sua è stata una partita di sostanza e di qualità, a fianco di Mario Gomez. I difensori del Real Madrid hanno avuto parecchie difficoltà nell'anticiparlo palla a terra. Molto bene anche sui lanci alti, con Babacar bravo a giocare di sponda e a tenere botta ad avversari di caratura mondiale. Non solo lavoro sporco. In alcuni frangenti ha fatto vedere una tecnica invidiabile, in dote a pochi calciatori. Senza dubbio, è stato uno dei più pimpanti e attivi della gara. Suo il primo tiro al terzo minuto. Una conclusione di destro da posizione defilata all'interno dell'area deviata in angolo da Keylor Navas. Altrettanto bello il colpo di testa di poco sopra la traversa sul risultato di 1-0. Nell'occasione, da evidenziare lo stacco con cui ha preso il tempo a un difensore d'esperienza come Arbeloa. Nella ripresa è un po' calato per via della stanchezza, ma alla fine sono state davvero poche le palle sbagliate. L'ex Modena si è mosso abbastanza bene anche senza la sfera tra i piedi, proponendosi spesso e volentieri con quei movimenti in profondità fondamentali per un attaccante che Montella gli sta insegnando. Babacar sta mettendo in pratica i consigli del “maestro”, basta vedere il gol del 2-0 contro il Real Betis. Le indicazioni arrivate finora sono di alta qualità, adesso servono conferme.

L'esperienza in Serie B la scorsa stagione l'ha fatto crescere, è tornato a Firenze più maturo e responsabile. Contro il Real Madrid, è come se il centravanti classe 1993 avesse mandato un messaggio del tipo “ci sono anch'io, potete fare pieno affidamento su di me”. L'Aeroplanino, questo, lo sa, ha grande fiducia nelle sue potenzialità, non a caso ha deciso di tenerlo con sé e di non cedere alle lusinghe di alcuni club di A. Babacar deve continuare a lavorare sodo, cercando di non crogiolarsi sui complimenti.

“Se sono rose...”.

STEFANO NICCOLI