Dopo la conferenza stampa dei giorni scorsi a Moena (clicca qui), il buon David Pizarro viene additato come complottista. Le accuse vengono mosse da Alberto Costa, giornalista de Il Corriere della Sera. L'articolo è uscito ieri mattina ed ancora oggi è visibile su Corriere.it. Vi riportiamo il pezzo così come è uscito sul portale, in modo da non effettuare tagli o "censure" che potrebbero alterare il senso dello stesso e far muovere nei nostri confronti l'accusa di informazione non adeguata.
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“Se Pizarro sa parli altrimenti stia zitto”
Il “Pek” viene accusato di complottismo… (COMMENTA)
"Visto che a furia di stare con lo zoppo si impara a zoppicare, David Pizarro, talentuoso cileno che da una quindicina di anni bazzica il nostro campionato, ha assorbito in pieno il peggio della nostra (in)cultura calcistica. Così nella prima intervista stagionale eccolo ridare fiato ai veleni e ai sospetti: a suo dire («Ci hanno fatto un bello scherzetto») lo scorso anno la Fiorentina sarebbe stata danneggiata in ossequio a un disegno politico teso a garantire la Coppa dei campioni al Milan e la partita chiave di questa trama eversiva (orchestrata da chi?) sarebbe stata Fiorentina-Roma.
POLPETTA AVVELENATA - In tutta sincerità alzi la mano chi avvertiva la necessità di una polpetta avvelenata prima ancora di conoscere il calendario del nuovo campionato, prima della reale messa in moto del carrozzone calcistico, prima di tutto. Perché incendiare gli animi della tifoseria resta un esercizio pericoloso di cui, alla fine, ciascuno si dovrà assumere la responsabilità. Nella fattispecie i casi sono due: 1) Pizarro è in possesso di elementi circostanziati in grado di confermare il Grande Complotto a spese dei viola e in questo caso è giusto (e urgente) attendersi una sua formale denuncia alla Procura Federale; 2) Pizarro ha gettato il sasso nello stagno senza possedere uno straccio di prova e allora che siano gli 007 federali a chiedergli conto delle sue stravaganti affermazioni.
TERRA TERRA - In Italia fatichiamo ad accettare una realtà terra terra e cioè che pure gli arbitri, al pari dei calciatori, sbagliano. E’ la concezione inglese del calcio secondo cui l’arbitro fa parte del gioco: è come un palo, una traversa, un tiro fuori, un rigore sparato alto. Manco a farlo apposta proprio il pubblico accusatore Pizarro costituisce la prova provata di tutto questo: nella decisiva sfida con il Milan, scontro diretto per un posto in Champions giocato a Firenze lo scorso 7 aprile, fu infatti un suo clamoroso errore a spianare la strada al primo gol rossonero. Anche il suo goffo intervento da rigore su Montolivo, al pari degli errori arbitrali, faceva parte integrante di un disegno eversivo? In questi anni Diego e Andrea Della Valle hanno caratterizzato la Fiorentina all’insegna del fair play e il “cartellino viola” assegnato a chi si rende protagonista di gesti di particolare correttezza e di rispetto per l’avversario lo certifica senza ombra di dubbio: siano loro, stavolta, a sventolare un cartellino rosso sotto il naso del complottista Pizarro".
STEFANO ROSSI
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