La redazione de' Lalaziosiamonoi.it ha raggiunto l’allenatore in seconda della Fiorentina, Daniele Russo, che ha analizzato il cammino dei suoi e quello degli uomini di Pioli:
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Russo (vice Montella): “Con la Lazio scontro diretto, ma Napoli e Inter…”
“Infortuni? Ormai siamo abituati. Dopo l’Inter è tutto più semplice”. Poi parla di Montella, Baba e Berna”
Un inizio di stagione caratterizzato dalla solita tegola infortuni...
"Un po' sulla falsa riga dello scorso anno, siamo ormai abituati. Richards e Marin sono giocatori che provengono da stagioni un po' particolari dove non hanno giocato molto e quindi sapevamo che avrebbero potuto avere qualche difficoltà. Marin era reduce da problematiche a livello muscolare e pertanto avevamo messo in conto il fatto che i tempi di recupero sarebbero stati più lunghi. Richards dal canto suo, avendo una struttura fisica imponente, necessità anche lui di più tempo per recuperare la forma migliore. Ora però sta bene, si è allenato con la squadra e può essere considerato recuperato. Infine Gomez e Rossi, che purtroppo è più il tempo che li abbiamo tenuti fuori che dentro. Il tedesco sta recuperando, ma per Rossi, trattandosi del ginocchio, è più difficile gestire la situazione”
Poi è arrivato l'ampio successo contro l’Inter...
“È stata una prova importante, ma anche con il Sassuolo e il Genoa in casa abbiamo creato tantissimo. Sono gare che magari l’anno scorso avremmo sbloccato alle prime occasioni, ma se non riesci a farlo nei primi minuti allora diventa dura, un po’ per bravura dei portieri un po’ perché poco risolutivi noi, come ci è capitato quest’anno. La prestazione c’è sempre stata, soprattutto con il Genoa. Quando però devi imporre il tuo gioco con 30° alla seconda giornata di campionato, diventa tutto più difficile. Con l’Inter invece è successo che dopo 7’ Babacar ha inventato quella prodezza e la partita è stata subito in discesa per noi. Abbiamo acquisito fiducia e tutto è diventato più semplice".
Prima Babacar, poi Bernardeschi. Quanti giovani di spessore nella cantera viola...
“Babacar ha molte potenzialità, ma non sempre è riuscito ad esprimerle con continuità. Quando era giovane con Mihajlovic non ha dato un grandissimo contributo, anche perché era ancora molto giovane. In Spagna anche ha avuto qualche difficoltà, mentre l’anno scorso a Modena ha fatto parecchi gol. Tra Serie B e Serie A c’è una sostanziale differenza, per cui dovrà ancora confermare quelle che sono le sue qualità. Come dice mister Montella gli attaccanti forti sono quelli che fanno i gol sporchi e brutti, che hanno fame di gol e non si accontentano mai. Ora dovrà sfruttare le occasioni che gli verranno concesse ma non dobbiamo affibbiargli troppe responsabilità essendo ancora molto giovane, così come Bernardeschi. Non sono abituati ad avere molte attenzioni addosso da parte dei media, quindi è facile esaltarsi troppo ai primi successi o deprimersi ai primi passi falsi. Ci vuole il giusto equilibrio. Puntiamo molto sui giovani come società. Quando non hai un budget ai livelli di Juventus, Inter, Milan o Roma dovuto a diritti televisivi e quant’altro è normale non poter disporre di tre Gomez, tre Cuadrado o tre Rossi. Se si infortunano uno di loro occorre guardare in casa e valorizzare quanto di buone si ha nel settore giovanile. Questi ragazzi hanno potenzialità importanti ma le devono ancora dimostrare, senza esaltarsi troppo per un gol in Under21 o contro l’Inter, ma lavorare sempre per migliorarsi. Diventi un fenomeno soltanto dopo aver dimostrato continuità in un campionato importante”.
Domenica arriva una Lazio con gli stessi punti ma con un andamento diverso rispetto al vostro...
“Ho visto tutte le gare della Lazio e devo dire che mi è piaciuta molto sotto il profilo del gioco. Sono convinto che Pioli sia un bravissimo allenatore che ha fatto sempre bene ovunque sia andato, a parte l’anno scorso dove è incappato in un’annata un po’ particolare anche a livello societario. È un tecnico che sa dare una propria identità di gioco alle sue squadre e devo ammettere che quest’anno, anche quando ha perso, non ha meritato. Per assurdo è stata forse fortunata a Palermo dove ha un po’ sofferto ma le grandi squadre sanno anche soffrire prima di venirti a colpire. Hanno giocatori di esperienza che sanno leggere l’andamento della partita e una struttura importante per poter ambire ad un posto in Europa. Se sia uno spartiacque non lo so, è ancora presto per stabilirlo. Chi ha le coppe ovviamente potrebbe subire alla lunga qualche calo fisico con la perdita di qualche punto”.
La squadra sconfitta ne uscirebbe ridimensionata?
“Ridimensionata no, ma sarebbero comunque punti importanti persi contro una probabile diretta concorrente e che pertanto potrebbero valere doppio. Speriamo di vivere una bella partita perché sono due squadre che sanno giocare a calcio e offrire belle prestazioni. Noi da quando siamo a Catania abbiamo sempre cercato di imporre il nostro gioco sia in casa che fuori, tant’è che anche l’anno scorso abbiamo fatto molte vittorie in trasferta. Penso comunque che sarà una bella partita”.
Dove potrebbero mettervi in difficoltà gli uomini di Pioli?
“La Lazio è una squadra che ha in rosa giocatori di spessore. Lo stesso Djordjevic ha dimostrato di essere un attaccante importante, un uomo d’area che sa giocare da terminale offensivo con molta qualità. Ci sono poi Candreva, Lulic, lo stesso Mauri che stanno facendo benissimo e che potrebbero metterci in difficoltà in diversi modi. Noi abbiamo la nostra impronta di gioco e cercheremo di fare la nostra gara".
Se potessi scegliere, chi preferiresti escludere dagli undici della Lazio?
"Come dicevo prima, i giocatori importanti della Lazio sono molti, non lo scopriamo oggi. Da Candreva a Djordjevic, senza contare che in panchina c’è un giocatore come Klose che è incredibile. Sono tanti quelli che potrebbero crearci delle difficoltà. Rientra anche Biglia che per la Lazio è molto importante così come per la Nazionale argentina. Uno da temere in particolare non lo trovo. È una squadra che, anche se sfortunata in alcune gare, ha dimostrato di avere una propria identità di gioco e che può mettere in difficoltà chiunque”.
La consideri una vostra potenziale avversaria per il terzo posto?
“Nessuna squadra ha dimostrato finora di avere la continuità di Juve e Roma. Il Milan, l’Inter, la Lazio, il Napoli e anche noi siamo tutte squadre che possono ambire al terzo posto, ma credo sia ancora presto per individuare quella che possa avere le potenzialità e quel qualcosa in più per poter arrivare terza. Tutte possono ambire a quel posto, ma le rose più attrezzate secondo me ce l’hanno il Napoli e l'Inter. Le altre hanno tutte ottimi collettivi, ma molto dipenderà anche dagli stimoli dei rispettivi giocatori”.
L’anno scorso contro la Lazio a Firenze eri proprio tu in panchina a guidare la squadra con Montella squalificato…
“Sì, abbiamo preso gol nei primi minuti. Eravamo entrambe reduci dall’impegno di coppa. È stata una gara decisa da un episodio, con la prodezza in sforbiciata di Cana. La Lazio è sempre una squadra tosta da affrontare. Spesso contano molto le motivazioni, quel giorno i biancocelesti dimostrarono di essere una squadra quadrata. Ci provammo in tutti i modi ma il risultato non cambiò. Credo però che la Lazio quest’anno si sia ulteriormente rinforzata, ragion per cui immagino sarà un partita molto difficile per noi ma spero anche bella”.
In conclusione, parlaci del tuo rapporto con Montella...
“Con Vincenzo abbiamo iniziato nelle giovanili della Roma. Le cose stanno andando bene, io credo di riuscire a dargli quel contributo che lui richiede, arrivando magari dove lui non può arrivare. Speriamo di continuare su questa strada, poi si sa il calcio è pieno di insidie. Ci sono annate magari meno fortunate ma condividiamo la stessa metodologia di gioco sperando di continuare a far bene”.
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