G.Rossi: “E’ facile giocare con Gomez”

A cavallo tra la seduta mattutina di allenamento e quella pomeridiana, Giuseppe Rossi si presenta nella sala stampa dell'impianto Benatti di Moena. Ecco tutte le sue dichiarazioni: "Il mio sito con la maglia della Nazionale? Vorrei rivestire la maglia della Nazionale: sto facendo bene qui con la Fiorentina e voglio rientrare nel gruppo. Voglio recuperare minutaggio per poi fare bene sul campo.

Mario Gomez? E' fortissimo, lo conosciamo tutti. Da 5-6 anni fa benissimo. E' facile giocare con lui e siamo un reparto offensivo davvero forte: è una cosa positiva per il Mister e per la squadra.

Un ricordo bello del periodo brutto? E' stato bello passare 7-8 mesi con la mia famiglia: dopo tanti anni ho potuto stare con loro. Ho anche conosciuto la mia ragazza. Del ritiro mi piace sottolineare che i compagni mi cercano e mi passano la palla, questo mi aiuta a tornare un calciatore. La loro fiducia mi aiuta molto.

La nostra forza? Siamo consapevoli di avere qualità sul campo e di essere bravi nel possesso palla. Conosciamo anche i nostri difetti che vogliamo migliorare allenamento dopo allenamento. Sappiamo di essere bravi ma dobbiamo lavorare ancora tanto per raggiungere gli obiettivi che vogliamo.

Il nome del sito GR22? Il 22 lo usavo ai tempi del Villareal ed è anche la data del compleanno di mio papà che è nato nel 1949. Se ho chiesto il 22 a Ljajic? Non gliel'ho chiesto, è suo ed è giusto così.

Come vedo Ljajic? Lo vedo solo durante il pomeriggio perchè di mattina lavoriamo a parte. Se il mister ha detto che lo vede meno sereno ci sarà un motivo. Adem è un grande talento e ci porta tantissimo. Se quello che leggo sui giornali è vero mi auguro che prenda una buona decisione.

L'obiettivo della squadra? Abbiamo bisogno di tempo per amalgamarci ma col tempo potremo sicuramente stabilirlo.

Borja Valero? Lo conosco da due anni, siamo diventati subito amici. Non l'ho sentito quando sono arrivato alla Fiorentina, ho parlato solo con Pradè. Borja è molto intelligente con la palla al piede, ha sempre la giocata giusta. Non ha un grandissimo fisico ma nel calcio di oggi occorre arguzia e lui in questo è molto bravo. E' uno dei migliori in Serie A.

Oscurato dall'arrivo di Gomez? No, non mi sono sentito oscurato. Lui merita applausi ed attenzioni perchè è un grande calciatore ed una bella persona. La forma fisica? Vogliamo arrivare tutti al top. Per quanto riguarda i gol fino ad ora ne ho fatti di più io ma ne farà tanti anche lui e anche il resto della squadra.

Gomez meglio degli arrivati in Serie A? Non voglio fare paragoni, sono contento che sia arrivato con noi perchè ha grandi caratteristiche.

Gli attaccanti della Serie A? Llorente ha grand fisico ed è bravissimo di testa. Credo che farà molto bene insieme a Tevez che è un vincente: la Juventus ha un grande attacco. Higuain? E' molto forte, ha sempre segnato molto in carriera. Balotelli? L'ho conosciuto in Nazionale, ha grande talento e non è necessario che lo racconti io. Con El Shaarawy faranno un grande campionato.

Firenze piazza calda? Lo sapevo, è giusto che la gente sogni perchè l'anno scorso la squadra ha fatto molto bene. Noi dobbiamo rimanere coi piedi per terra e lavorare per imparare giorno dopo giorno.

Chi mi ha colpito in ritiro? I Direttori hanno fatto grandi acquisti. Non voglio fare un nome ma son contento dei nuovi arrivi.

Il ruolo in attacco? Ho giocato in diversi ruoli ed ho avuto compagni di vario tipo. Mi sono sempre trovato bene con tutti, in campo conta avere le idee chiare e non essere egoista. Non è importante giocare come prima o seconda punta.

La considerazione della Fiorentina all'estero? In New Jersey ci sono pochi tifosi viola, in questi anni è nato il Viola Club New York: piano piano la Fiorentina sta crescendo anche in America.

Perchè Gomez e Joaquin son voluti venir e Jovetic e Ljajic si sono "stancati" di Firenze? E' una bella domanda. Fa piacere vedere giocatori come Gomez e Joaquin che vogliono la Fiorentina, sono arrivati dove si gioca bene. Nessuno nello spogliatoio ha detto di voler andare via, sono problemi loro e non della squadra." 

Da Moena - ALESSIO CROCIANI & FRANCESCO CIANFANELLI 

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