Il preparatore dei portieri della Fiorentina, Alejandro Rosalen Lopez, ha rilasciato un'intervista al sito El Periodico de Aqui dove si racconta e parla dell'esperienza a Firenze (traduzione a cura di Violanews.com): "A Firenze si vive molto bene, è una città piccola in cui il processo di adattamento è semplice e veloce. Della Spagna mi mancano tante cose, come la paella della domenica in famiglia, le cene con gli amici ed il clima di Llíria (la sua città natale nella Comunità Valenciana)".
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Rosalen Lopez: “Macia? Abbiamo perso il padre di questa squadra”
Il preparatore dei portieri viola: “Sto bene a Firenze. Neto? Il migliore in Serie A.. fino al 30 giugno. Peccato averlo perso”
Sulla Fiorentina: "Sono molto contento di farne parte, anche per coloro che sono sempre stati al mio fianco e mi hanno consentito di arrivare qui dopo undici anni di duro lavoro e sacrifici. Devo tutto a mia moglie e ai miei genitori, cui devo tutto se oggi sono qui, e a tutte le persone che hanno scommesso su di me".
Differenze tra Italia e Spagna: "Soprattutto a livello tattico, in Spagna si gioca un calcio con più spazi, mentre in Italia si predilige un calcio molto difensivo con tanti uomini dietro la palla".
Sull'addio di Eduardo Macia: "Abbiamo perso colui che possiamo definire il padre della rosa attuale, e questa sarà una perdita molto grande per noi. Ma il calcio, ma il calcio continua e dobbiamo concentrarci sul ripetere e superare ciò che abbiamo fatto l'anno scorso. Dobbiamo lavorare per andare sempre più lontano".
Sui rumors di possibili addii di Joaquin e Borja: "Non sono la persona adatta a parlare di queste situazioni, ma hanno un contratto da rispettare".
Il miglior portiere della Serie A: "Fino al 30 giugno per me è stato Neto, il mio portiere. E' un peccato averlo perso, ma lo ha preso una squadra più grande di noi (la Juve n.d.r)".
Sul ritorno in Spagna: "In questo momento non ci penso, sto molto bene e sono apprezzato sia dalla Fiorentina che nel resto d'Italia. Mi piacerebbe provare un'esperienza in Inghilterra prima di tornare in Spagna, ma se ci fossero le condizioni e opportunità giuste non ci penserei due volte a tornare".
PIER FRANCESCO MONTALBANO
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