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Ripresa sofferta, ma la mini tournée in Spagna ha offerto spunti interessanti

Dopo la convincente prova di ventiquattro ore fa alla Rosaleda di Malaga la Fiorentina concede il bis in terra spagnola, regolando per 2-1 il più modesto Real Betis. Nonostante una …

Redazione VN

Dopo la convincente prova di ventiquattro ore fa alla Rosaleda di Malaga la Fiorentina concede il bis in terra spagnola, regolando per 2-1 il più modesto Real Betis. Nonostante una formazione notevolmente rimaneggiata e lontana da quella titolare il primo tempo viola è praticamente perfetto, senza grossi rischi in difesa e buone trame in attacco. L'asse Piccini-Vargas prima e Joaquin-Babacar poi consente ai viola di portarsi sul 2-0 al termine dei primi 45' di gara, mentre l'ingresso di Matilla, Chuli e Nono cambia volto alla squadra di Julio Velazquez, che accorcia proprio con Matilla al 48'.

La Fiorentina fa sfogare gli andalusi, ma dopo l'ingresso di Pizarro e Cuadrado la squadra si ricompatta. Già, il colombiano. Un mese fa decisivo con la sua Colombia al Mondiale brasiliano e al centro di trattative di mercato con i più grandi club d'Europa. La sua classe e le progressioni palla al piede sono oro colato per i tifosi viola, che sognano di poterlo avere ancora un altro anno a fianco di Rossi e Gomez. Il secondo tempo è vivace, fioccano occasione da entrambe le parti, con Iakovenko di testa e Gomez in mischia. L'esterno ucraino è forse una delle poche note stonate della serata: avulso dal gioco nonostante oltre un'ora giocata al posto di Wolski. Il giovane polacco è invece uscito dolorante dopo l'entrata sulla caviglia di Molinero, ed è stato - forzatamente - l'unico giovane viola a non potersi mettere in mostra. Bene ancora una volta Brillante, mentre Babacar e Piccini hanno fatto un ulteriore passo avanti per la conferma in rosa.

Nel complesso una buona Fiorentina. Numerosi spostamenti in poche ore ed un caldo torrido non hanno impedito alla squadra di Vincenzo Montella di sviluppare ancora le idee tattiche del mister, e se in Sudamerica si è puntato sul 3-5-2, la mini tournée spagnola si è insistito sul 4-3-3. Le idee non mancano, il talento e la compattezza neppure. Aspettando Basanta, Marin e (forse) altri innesti, la base su cui lavorare è sicuramente ottima.

PIER FRANCESCO MONTALBANO