L'ex bomber viola Christian Riganò è intervenuto al Pentasport di Radio Bruno: “La Fiorentina è stata grande con le grandi e piccola con le piccole quest’anno. Fa male vedere l’ Europa League a 4 punti sapendo quanti punti abbiamo perso per strada. Gli striscioni? Esprimono il disappunto dei tifosi che sono stanchi, che non ne possono più, non è una contestazione come quella di altre città. A Firenze trasformare il disappunto in un applauso è un attimo. Il ritiro? Avrebbero dovuto farlo molto tempo prima, al momento non servirebbe ai giocatori, ma solo ai tifosi. Sousa? E’ una persona che non vede l’ora di andarsene, non ha più motivazioni e di tutto ciò naturalmente ne risente anche la squadra. Le grandi squadre devono sapersi sporcare le mani in certe partite e la Juventus ne è un esempio, non puoi pensare di essere superiore a nessuno, quando scendi in campo devi dare sempre l’anima. Se la Fiorentina voleva veramente Pioli l’ unica cosa che posso dire è che ha perso 5 mesi. Mi chiedo come mai prima non andava bene ed ora invece si, forse non era lui la prima scelta? Sousa ha sbagliato, se non glia andava bene la situazione si sarebbe potuto dimettere, altrimenti visto che la situazione la conosceva doveva portare in fondo il lavoro con quello che aveva a disposizione senza dover essere sibillino o continuando a tirare frecciatine alla società. Bernardeschi? In questo momento della stagione uno come lui deve giocare sempre. Deve essere intelligente l’ allenatore a sistemare le situazioni nei tempi più brevi possibili. Entusiasmo? è la società attraverso la rifondazione della squadra ed un mercato all’altezza che deve crearlo”.
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Riganò: “Striscioni? A Firenze i fischi possono trasformarsi in applausi in poco tempo”
"Sousa? Ha sbagliato, se non glia andava bene la situazione si sarebbe potuto dimettere... Bernardeschi deve giocare"
LORENZO GEMELLI
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