Rammarico retorico

"Non si vede la fine, proprio come nei problemi più annosi. In casa Fiorentina, la questione Bernardeschi tiene tutti con il fiato sospeso: sia chi deve operare la programmazione, sia chi deve amministrare la situazione. La società ha già affrontato il tema con il diretto interessato, offrendo un rinnovo di contratto al giocatore giudicato "importante" nelle stanze del Franchi. Manca la risposta, quella che tarda ad arrivare da oltre un mese. Un gelo, un silenzio che sta indispettendo anche i tifosi, i primi a sostenere Bernardeschi nella sua crescita nelle ultime due stagioni.

""Ciao Firenze, vado alla Juventus", titola stamani Il Corriere dello Sport. Un titolo forte, qualcosa che non lascia spazio all'interpretazione. Il destino del numero 10 viola sembra scritto, ormai a Firenze ne è stata presa coscienza. Una tifoseria che inizia ad essere scocciata - anche questo si evince dai commenti che ci lasciate ogni giorno sul nostro sito e sulle nostre pagine social - da un'attesa concretamente dannosa per la Fiorentina. Il pensiero comune adesso è quello di una possibile rinuncia al giocatore, dietro ad un cospicuo e soddisfacente pagamento. Quarantacinque milioni più bonus, questa all'incirca l'offerta che potrebbe essere recapitata a Corvino. Coloro che storcono il naso sono sempre meno, aumentano invece quelli convinti che la soluzione della cessione sia la migliore. Un exit poll in continuo divenire.

"Il rammarico, se Bernardeschi dovesse partire, potrebbe essere solamente retorico, davanti alle cifre che girano. Anche Tuttosport ha riservato la prima pagina al caso, sintomo che la questione non sia più di portata locale da tempo. Sarebbe dovuto essere la bandiera della squadra del futuro: il presente parla invece di uno strumento da cui trarre profitto per porre delle basi solide al nuovo ciclo. Il suo valore legato al campo, la sua qualità di fare la differenza sono stati ridimensionati negli ultimi giorni, quando la razionalità è spuntata fuori e ha messo la Fiorentina ed i suoi tifosi davanti al fatto compiuto: la potenziale pioggia di milioni da incassare e reinvestire non lascia spazio al rammarico. Tranne quello retorico, visto il passato del giocatore e le sue origini. Ma oggi questo non conta più.